Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 06 Aprile 2018
Braulio, riaperte le storiche cantine
di Bormio
Il luogo che, da oltre 140 anni, custodisce lo spirito e l’essenza del prodotto, è stato protagonista, nel corso dell’ultimo anno, di un accurato lavoro di ampliamento di circa 1.650 metri quadrati
Braulio, amaro alpino per eccellenza e simbolo della tradizione montana propria del suo territorio di origine, ha riaperto oggi le porte delle storiche Cantine in Via Roma, nel cuore di Bormio. Il luogo che, da oltre 140 anni, custodisce lo spirito e l’essenza del prodotto, è stato infatti protagonista, nel corso dell’ultimo anno, di un accurato lavoro di ampliamento di circa 1.650 mq. Nel pieno rispetto delle storicità e della tradizione che lo caratterizza, il sito produttivo di Bormio passa così da 4.880 mq a 6.516 mq grazie a un intervento di restauro e ampliamento che ha coinvolto tutte le diverse aree: dai reparti di infusione e filtrazione fino al deposito dell’alcool e le cantine di invecchiamento.
In particolare, alle storiche e suggestive cantine risalenti al XIX e al XX secolo, si affianca ora uno spazio completamente nuovo all’interno della quale saranno aggiunte progressivamente 166 botti di rovere di Slavonia, con l’obiettivo di raddoppiare, nell’arco di tre anni, la capacità produttiva di Braulio. L’amaro alpino prodotto in Valtellina a 1.225 m s.l.m. deve infatti il suo sapore inconfondibile alla permanenza fino a due anni nelle tradizionali botti di rovere di Slavonia che si trovano nelle Cantine Braulio: un labirinto sotterraneo che si ramifica sotto le strade e le case della città vecchia e che, in ciascuno dei suo cunicoli, racconta tutta la cura e la dedizione con cui Braulio è da sempre prodotto. «Questo importante progetto conferma la volontà di Campari Group di continuare a investire sul territorio di origine di Braulio, valorizzando, sia in Italia che all’estero, il suo autentico spirito alpino e la tradizionale ricetta segreta custodita gelosamente e tramandata da tre generazioni - commenta Lorenzo Sironi, Senior Marketing Director Italy Gruppo Campari – Da 140 anni, Braulio immerge infatti chi lo degusta nell’inconfondibile paesaggio ricco di storia proprio della Valtellina e del Monte Braulio, vetta da cui prende il nome». Creato nel 1875 dal Dottor Francesco Peloni, un farmacista locale con la passione per quello che la montagna e la sua natura potevano generosamente offrirgli, Braulio è realizzato da una miscela di tradizionali erbe aromatiche, bacche e radici accuratamente selezionate.
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