
Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 17 Gennaio 2025
Bormio si mobilita per la chiesa del Sassello: una canzone per raccogliere fondi
Bormio
“Gnént l’è impuscibil” ovvero “Nulla è impossibile” come riuscire ad evitare il degrado della chiesa del Sassello di Bormio, un tempio di culto intriso di storia, bellezze architettoniche, cultura, tradizioni e religione, un bene dall’immenso valore identitario per la Magnifica Terra e per tutta la sua comunità.
E mentre si attendono gli sviluppi dell’azione legale per l’accertamento dell’avvenuto acquisto per usucapione della proprietà della chiesetta del Sassello di Bormio da parte della signora Maria Pedranzini (che si è impegnata a donarla subito alla parrocchia o ad altro soggetto che se ne possa prendere cura ndr.) unico modo, a quanto pare, per avere un proprietario dell’edificio dal momento che la chiesa, dal punto di vista catastale, appartiene ad una ventina di famiglie i cui eredi si sono “persi” nella notte dei tempi, di fatto di impossibile identificazione, dalla mente vulcanica ed eclettica del presidente dell’associazione di promozione sociale della Beata Vergine del Sassello Renato De Lorenzi, sono nate anche una canzone su “La Gesina del Sascel” nonché l’iniziativa “Gnént l’è impuscibil” nata lo scorso anno per contribuire a restaurare la chiesa del Sassello.
Dapprima è stato costruito un pasquale speciale, portato dai bambini della scuola materna e dedicato alla chiesa del Sassello mentre, dopo Pasqua, quest’opera artigianale è stata trasformata in carretto che, date le dimensioni, non è stato possibile trasportare per le vie del paese. E’ quindi rimasto sul sagrato della chiesa fino a fine novembre come salvadanaio. Il carretto è accompagnato da una canzone che è possibile ascoltare su YouTube «perché il canto unisce – ha sottolineato De Lorenzi - lega, innalza lo spirito. Perché la musica ci aiuta a ritrovare l’armonia e a superare le divisioni. Perché il Sassello, come dice la canzone che gli abbiamo dedicato, non vuole mollare e ha bisogno del nostro sostegno».
La storia della chiesa è stata quindi raccontata in un testo, scritto in parte in dialetto e poi musicata sulle note della famosissima “Hallelujah” di Leonard Cohen. «Ho poi chiesto – ci ha raccontato il presidente - ad una mia cugina cantante svedese, Annah, di cantarla. Lei, senza conoscere l’italiano e tanto meno il dialetto, ma attraverso registrazioni whatsapp e aiutata da mio zio Diego, che vive in Svezia da sessant’ anni, ha cantato e registrato la canzone addirittura nello studio degli ABBA ». Quest’anno il carretto di “sensibilizzazione” cambia nuovamente veste diventando un carretto trainato da una bici, dopo essere stato opportunamente ridotto quanto a dimensioni. Dalla canzone che ha accompagnato il carretto quest’anno nascerà un canzoniere, in fase di realizzazione, un prezioso volume che raccoglie melodie e parole legate al territorio; anche in questo caso tutto il ricavato delle offerte per il canzoniere andrà a supporto della chiesa del Sassello. Inoltre quest’anno sono in programma alcuni eventi con Annah , il coro “La Bajona” e il coro “Stelvio”.
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