Bormio celebra i trent’anni della Cooperativa Solares

La realtà è stata costituita in Alta Valle nel 1994 con lo scopo di favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate

Trent’anni di attività sono da sempre un notevole traguardo, assolutamente da festeggiare, ma se aggiungiamo solidarietà, lavoro e reinserimento sociale, la festa diventa ancora più corale e significativa.

E’ proprio quanto accaduto alla So.La.Re.S. – ovvero acronimo di Solidarietà, Lavoro, Reinserimento Sociale, Società Cooperativa Sociale – realtà costituita in Alta Valle nel 1994 con lo scopo di favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, altrimenti escluse dal mondo del lavoro, creando opportunità per tutti i lavoratori un sodalizio che, quest’autunno, ha festeggiato i suoi “primi” trent’anni di attività. Attualmente presieduta da Luigi “Gigi” Azzalini e con Elisa Bonesi nella veste di vicepresidente e i consiglieri don Fabio Fornera, arciprete di Bormio, Enrico Pietrogiovanna e Marco Schivalocchi, la So.La.Re.S. è una cooperativa sociale di tipo “misto”, ovvero A e B che ha come scopo principale quello di avviare e gestire attività produttive, con la finalità di favorire l’inserimento lavorativo di persone con difficoltà.

Ma qual è il “pensiero” che anima tale cooperativa? «Soprattutto – ha sottolineato Azzalini - il pensiero socio - educativo che viene proposto dalla stessa cooperativa e che tiene in considerazione, oltre ad aspetti appartenenti al mondo del lavoro, anche quelli legati all’affiancamento della persona fragile. Nello specifico, la possibilità di favorire il benessere psicofisico, incrementare l’autostima e migliorare il senso di appartenenza al territorio». La cooperativa - nel tempo – ha sempre avuto come mission quella di ampliare la sua carta dei servizi, «inserendo – questa la sottolineatura - esigenze emergenti nel contesto culturale; in relazione a ciò, particolare attenzione è stata riversata verso nuove forme di povertà, avviando progetti di inserimento lavorativo rivolti a persone migranti, a soggetti con problematiche giudiziarie o nell’ ambito della salute mentale».

Il tutto seguendo e perseguendo i valori che, per la So.la.re.s, sono legati a tre indicatori, ovvero la mediazione, la fiducia e, soprattutto, il futuro. Parlando di attività produttive «si parte dallo studio e realizzazione grafica, a stampa e confezionamento di prodotti legati al settore della carta – ha rimarcato il presidente – oltre all’ attività agricola, con i principi del biologico (da rimarcare l’importanza dell’azienda Agricola Sociale “Il Vivaio” di Santa Lucia gestita proprio dalla cooperativa e il progetto “Tataricum” che ha coniugato la tutela della agrobiodiversità alla produzione della birra.) . E poi attività di pulizia ambienti, di natura artigianale, quali laboratori per la lavorazione di prodotti in carta, stoffa, materiali di riciclo e commercializzazione ed attività - a carattere ambientale - tra cui affidamento sele/controllo ungulati e monitoraggio ornitologico di campo grandi rapaci diurni. Il rispetto del contratto di lavoro, il rifiuto di ogni forma di sfruttamento e la regolarità contributiva per tutti i lavoratori, trovano ampia sinergia con una filiera attenta all’ambiente e alle persone».

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