Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 20 Agosto 2016
Boom del Braulio, servono più spazi
«Pronti a raddoppiare la produzione»
L’amaro di Bormio vola sul mercato e vuole ampliare lo stabilimento
Dall’amministrazione provinciale il primo sì al progetto
L’Amaro Braulio di Bormio si fa sempre più grande. Dopo il rilevante segno positivo registrato nell’ultimo anno, l’azienda produttrice del rinomato liquore valtellinese ha chiesto l’ampliamento della sede storica di via Roma ubicata al di sotto del camminamento del centro storico. Il primo ok all’intervento, che sarà esaminato durante una conferenza di servizi fissata per martedì prossimo, è relativo al parere espresso dalla Provincia di Sondrio.
L’intervento
L’intervento concerne l’ampliamento dell’attività produttiva nella sede storica dell’edificio in affaccio alla via Roma, successivamente ampliatosi sul fronte sud nel comparto produttivo a cui si accede da via Vanoni. «Nei locali interrati e al piano terra, hanno luogo anche le operazioni di infusione dei vari ingredienti, mescolamento periodico, filtraggio e travaso in botti di rovere per un periodo da 24 a 36 mesi per la produzione del Braulio riserva - si legge nella delibera della Provincia - . Da qualche anno a questa parte l’imbottigliamento è già stato delocalizzato per razionalizzare al meglio le varie operazioni. In previsione di un ulteriore potenziamento dell’attività, la ditta necessita di spazi adeguati per i macchinari di produzione e invecchiamento dei prodotti».
«Ora dobbiamo conoscere bene le intenzioni del socio commerciale (la Campari ndr.) – ha commentato il patron dello stabilimento Egidio Tarantola – per capire se occorre ampliare o triplicare la produzione. Si tratta di un intervento a catena, dall’infusione al personale che raccoglie le erbe. Per il raddoppio siamo preparati, per il resto avremo qualche difficoltà in più ma siamo comunque pronti».
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