Bianzone: un Comitato chiede di rivedere il progetto per eliminare il passaggio a livello

“Salviamo il Ranèe. No al sottopasso, 16.500.000 euro di spreco”, “No alle opere inutili e dannose”. Sono le due scritte – illuminate di notte - che campeggiano su 23 balle di fieno rivestite di una copertura bianca sopra le quali il Comitato per la tutela e la valorizzazione della piana del Ranèe di Bianzone manifesta la sua protesta pacifica contro il sottopasso che verrà realizzato all’altezza della piana agricola, in concomitanza con la chiusura del passaggio a livello previsto nel pacchetto delle opere olimpiche.

Il Comitato – lo ricordiamo – non è contrario alla soppressione del passaggio a livello in sé, quanto alla realizzazione del sottopassaggio carrabile che aumenterebbe la pericolosità di immissione dalla piana sulla statale 38 e divorerebbe suolo agricolo. Un “sacrificio”, quest’ultimo, che il Comitato sarebbe disposto a sopportare se il sottopasso passasse anche sotto la statale, il vero pericolo secondo tutti gli agricoltori e proprietari di fondi.

«Regione Lombardia sta utilizzando i 66 milioni di euro stanziati dallo Stato per la soppressione passaggi a livello insistenti sulla ss. 38 in modo corretto nel caso del Ranèe – domanda il Comitato -? L’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi, che ben conosce il Ranèe avendo deciso, in molto assolutamente corretto, di sospendere 10 anni fa il piano cave della Provincia di Sondrio, condividendo di fatto le ragioni del Comitato che si opponeva da anni alla realizzazione di una cava di ghiaia nei terreni agricoli, ha visionato anche questo progetto? Per il Comitato si apre la possibilità di guardare al progetto da un punto di vista più generale delle opere olimpiche per lo più approvate in maniera difforme da come erano state presentate nel dossier di candidatura, con costi molto più alti e nessuna valutazione degli impatti ambientali. In particolare i progetti interessano passaggi a livello insistenti sulla ss. 38, tranne Bianzone, dove tutti i passaggi a livello sono distanti almeno 50 metri dalla statale».

Il Comitato valuterà, ora, la possibilità di un esposto alla Procura della Repubblica di Sondrio o di Milano, che ha già avviato un’inchiesta sulla gestione delle opere olimpiche, oltre che alla Procura della Corte dei conti. Il 25 settembre il Comitato ha inviato all’amministrazione comunale di Bianzone, alla Regione Lombardia e agli enti interessati dal procedimento una lettera con le risultanze dell’assemblea pubblica dell’8 agosto sul progetto di sottopasso al piano del Ranèe. Venerdì 18 ottobre il Comitato è stato ricevuto dal sindaco Christian Sertorio cui ha esposto due questioni: la mancata informazione sul progetto e il fatto che delle prescrizioni del Comune (che aveva espresso parere favorevole a Rfi sollevando criticità sull’incidenza dell’intervento sul flusso di traffico sulla ss.38) non vi sia traccia nel Decreto commissariale. Il Comitato ha domandato al sindaco di consultarsi su questi temi con l’amministrazione e di rendere una risposta scritta, che il primo cittadino si è impegnato a far avere in tempi brevi.

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