Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 16 Febbraio 2016
Basta verde in discarica
Ora c’è la centrale termica
Tirano, accordo tra il Comune e la società di teleriscaldamento Tcvvv. Il sindaco Spada: «Così risparmieremo almeno 10mila euro all’anno».
D’ora in poi potranno essere conferiti alla centrale del teleriscaldamento di via Polveriera a Tirano anche i residui di origine legnosa derivanti dalla manutenzione del verde cittadino, ovvero potature, ramaglie, tronchi, arbusti e sfalci. È stato approvato dalla giunta comunale di Tirano lo schema di convenzione fra il Comune e la società del teleriscaldamento Tcvvv per la commercializzazione dei sottoprodotti che provengono dalla gestione del verde pubblico. E a chi pensava – vista la “scommessa verde” con cui era partito il progetto teleriscaldamento – che, già in passato ciò accadesse, risponde il sindaco di Tirano, Franco Spada. Il quale spiega come Tirano abbia fatto strada in questo ambito anche a livello nazionale.
«L’anno scorso il Comune di Tirano ha lavorato con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio per ottenere un provvedimento che classificasse in modo diverso i rifiuti provenienti dalle potature - dice Spada -. Fino ad oggi sono stati ritenuti rifiuti speciali e, come tali, trattati, ovvero si doveva conferirli nella discarica autorizzata da Secam con costi per trasporto e smaltimento. Pertanto non si è mai potuto portare gli scarti delle piante alla nostra centrale tiranese che produce energia termica ed elettrica con un’alimentazione a biomasse vegetali. Il verde faceva chilometri e chilometri prima di essere smaltito». Ora il nuovo provvedimento, assunto del Ministero, che consente il conferimento alla centrale, a patto che «il Comune faccia una dichiarazione in base alla quale le piante non sono state precedentemente trattate con anticrittogramici o sostanze chimiche - precisa il sindaco -. In pratica è legna e dunque può essere utilizzata per altre forme di smaltimento».
Il Comune per questo si avvarrà di proprio personale o di ditte esterne. «Spero che il nostro provvedimento sia propedeutico anche per altri Comuni - sempre Spada -. Nel nostro caso la commercializzazione delle potature genererà risparmio e un minimo di profitto. Quantificare esattamente quanto si spendeva per lo smaltimento del verde non è semplice, ma possiamo parlare di un risparmio di 10mila euro circa. Inoltre il corrispettivo di cessione delle ramaglie sarà di 15 euro a tonnellata. Naturalmente sarà un introito simbolico per il Comune, ma varrà comunque la pena. Inoltre la minore spesa sarà applicata sulla tariffa dei rifiuti Tari in modo da riuscire a diminuirla a tutto vantaggio per la popolazione».
Il sindaco tiene anche a precisare che il Comune ha atteso ad effettuare la potatura delle piante di viale Italia – sollevando qualche malumore fra i cittadini – proprio perché aspettava questo provvedimento. Che ora è finalmente arrivato.
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