Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 09 Luglio 2017
«Basta profughi», in 480 firmano
l’appello della Lega a Villa di Tirano
Previsto l’arrivo di dieci migranti, ma in paese si teme che siano di più. Villa di Tirano dice no all’arrivo indiscriminato di profughi sul proprio territorio.
In 480 hanno risposto all’appello della Lega Nord e hanno posto la propria firma ieri mattina in piazza don Giovanni Pera nel gazebo che raccoglieva le adesioni contro l’arrivo dei profughi in paese.
In tanti firmando hanno condiviso lo slogan “Villa di Tirano dice no all’arrivo senza regole di profughi”. Una raccolta firme nata dopo il susseguirsi di voci che vorrebbero l’arrivo in paese addirittura di una cinquantina di migranti, mentre secondo la voce ufficiale del sindaco Franco Marantelli sarebbero una decina. Sei si trovano già nella frazione Motta da alcuni giorni. Tanto è comunque bastato per generare grande preoccupazione fra i villaschi, che nella mattinata di ieri si sono recati a firmare.
«Siamo veramente soddisfatti della risposta avuta dalla gente di Villa di Tirano, che è andata oltre più ogni rosea aspettativa, a dimostrazione di quanto il problema dell’arrivo indiscriminato dei profughi sia sentito fra la gente - afferma il segretario della sezione di Tirano del Carroccio, Antonino Pini, presente al gazebo col segretario di circoscrizione Massimiliano Scaletti e il consigliere di minoranza in Comune di Villa di Tirano, Antonino Zappalà -. Abbiamo avuto una grande partecipazione di donne, il 60% dei firmatari, per il resto la composizione è stata molto eterogenea: dai giovani agli anziani. Ora la raccolta firme proseguirà nei negozi e nei bar con gli appositi moduli».
La Lega vuole che il risultato abbia un seguito: «Chi deve decidere sull’arrivo dei profughi a Villa di Tirano deve tenere conto di questa presa di posizione della popolazione - afferma Pini -. Dalle informazioni che ha il sindaco Marantelli dovrebbero arrivare dieci profughi, ma da quello che invece sappiamo noi ne arriverebbero addirittura una cinquantina. Noi saremo comunque sempre vigili sulla vicenda e certamente non abbasseremo la guardia».
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