Arriva il freddo. Temperature

sotto lo zero

Durante il fine settimana arriverà l’inverno, da alcuni atteso da giorni, da altri un po’ meno con un abbassamento repentino delle temperature che fa ben sperare gli impiantisti, pronti a preparare neve artificiale in vista dell’apertura di stagione a Bormio programmata per sabato 28 novembre.

Nei giorni scorsi, con lo zero termico alla rilevante quota di 3.700 metri, è stato di fatto impossibile iniziare a produrre neve artificiale. Ora si parte con slancio dal momento che nel weekend le temperature scenderanno anche di 15°C rispetto ai giorni scorsi.

«L’ondata di freddo polare – ha commentato il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera - attraverserà tutta la penisola portando un assaggio d’inverno: torna la neve in montagna. L’irruzione di aria fredda artica porterà un netto calo delle temperature e l’arrivo della neve sui monti, specie del centro sud. Si tratterà di un vero e proprio ribaltone meteo non solo in Italia, ma anche in Europa con la fine del lungo periodo anticiclonico».

L’anticiclone che ha dominato nella prima parte di novembre ha ormai le ore contate.

L’alta pressione tenderà a indebolirsi dalla giornata di domani con l’arrivo di venti umidi da ovest che annunceranno il cambiamento. Il fronte di irruzione polare si addosserà alle Alpi nella giornata di sabato con possibilità di qualche nevicata.

In Alta Valle sono previste in mattinata temperature tra –5 e –8 gradi con debolissime nevicate che, anche se è difficile fare previsioni a lungo termine, potrebbero essere più intense durante il prossimo weekend quello di fine mese.

Nel frattempo per prevenire il rischio valanghe a seguito di abbondanti nevicate – che i più si augurano caratterizzino l’inizio di dicembre -, nonché coordinare gli interventi in caso di emergenza, la regione Lombardia ha riattivato il Nucleo Tecnico Operativo (Not).

Questa settimana l’assessore regionale alla sicurezza, protezione civile e immigrazione Simona Bordonali ha illustrato il “Protocollo valanghe” sottoscritto con l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa), le province di Brescia, Bergamo e Sondrio, il centro nivometeorologico di Bormio, il Corpo Forestale dello Stato e le Comunità montane interessate.

«Si tratta – ha commentato Bordonali - di un fondamentale strumento di collaborazione operativa per dare risposte tempestive e condivise, nel caso in cui forti nevicate possano determinare il distacco di valanghe mettendo a rischio strade, centri abitati e comprensori sciistici».