Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 04 Gennaio 2016
Aprica ha inaugurato il museo dello sci: un viaggio nello sport
È stato aperto in questi giorni in via Roma. Esposti 170 pezzi su 530 raccolti più scarponi e slitte. Soddisfatti i promotori: «I turisti ci fanno i complimenti».
Un unicum di sicuro per la provincia di Sondrio, ma probabilmente anche per la Lombardia. Si tratta del Museo dello sci che è stato aperto ad Aprica durante i giorni di festività natalizie lungo il centralissimo corso Roma e che sta già riscuotendo moltissimo successo fra i turisti che, al pomeriggio, affollano le sale e lasciano entusiasti commenti sull’agenda posta all’ingresso del nuovo museo che contiene attrezzatura dalla fine dell’Ottocento a oggi.
Da anni i cultori di questa parte di storia montana (Angelo Negri, Elio Negri e Piero Moncecchi) cercavano uno spazio per poter allocare sci scarponi che sono stati esposti, in qualche occasione, in mostre temporanee al centro direzionale. Ora, invece, grazie all’amministrazione comunale, i locali nel condominio “Cà di sciuri” a Mavigna sono stati destinati al museo.
«Siamo felicissimi di poter far conoscere alle persone la storia dello sci scandita dalle attrezzature che sono state indossate o utilizzate nei secoli - spiega Angelo Negri -. Si consideri che abbiamo raccolto 530 paia di sci. Ovviamente tutti non possono essere esposti nel museo, ma siamo riusciti a portarne 170, dagli sci d’epoca risalenti al 1890 fino ai nostri giorni. Una sezione è dedicata allo sci di fondo con gli sci utilizzati dalla squadra di fondo di Aprica». Materiale che i Negri hanno trovato nei sottotetti delle case, nelle cantine e che sono entrati a far parte di questa imponente e coloratissima collezione che testimonia i cambiamenti dell’attrezzo. L’aspetto straordinario è che ogni sci è diverso dall’altro per forma e colore e, nonostante ce ne siano 400, non ce n’è uno uguale. Fa sorridere vedere le numerose paia di sci di inizio 900 di legno, con varie colorazioni, che sembrano proprio - e lo erano di fatto - pezzi lunghi di legno da inforcare per scendere i pendii. Con il passare del tempo lo sci diventa non solo più funzionale, ma anche più bello, colorato. Ovviamente ci sono alcune chicche come gli sci d’erba, sport praticato ai tempi anche ad Aprica, e i primi pattini da ghiaccio ovvero due scarponi cui si avvitava una lama.
«Il museo sta avendo successo fra i turisti - spiega Piero Moncecchi -. Fors’anche per via della carenza di neve, ci sono molte persone in giro per il paese e tanti sono entrati e si sono complimentati per l’iniziativa che da nessuna parte è stata vista. Ci sembra bello che una località, che ha da sempre vissuto di sci, renda omaggio a questo sport con un museo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA