Aprica, il Comune rinuncia ai fondi del Pnrr per la nuova mensa: «L’impresa ha chiesto di recedere dal contratto»

Il Comune di Aprica rinuncia al finanziamento del Pnrr di 380mila euro, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation Eu – che sarebbe servito per costruire una mensa nel plesso scolastico della località. Detta così, come si legge nella delibera di giunta, si potrebbe pensare che l’amministrazione ci abbia ripensato sulla realizzazione del nuovo servizio a favore degli studenti della primaria – in concomitanza anche con l’attivazione di un tempo scolastico diverso – e, invece, la delibera approvata ad agosto è l’esito di «una situazione kafkiana», come la definisce, con amarezza, il sindaco Dario Corvi. E il motivo è presto detto. «Dopo aver ottenuto il finanziamento, abbiamo fatto tutto quello che si doveva, nei tempi e nei modi, per partire con l’opera – spiega Corvi -. Il problema è che una sola impresa ha partecipato alla gara d’appalto, impresa che poi ha rinunciato all’incarico dopo che avevamo fatto anche l’avvio dei lavori».

L’aggiudicazione definitiva è avvenuta il 30 agosto 2023, il 27 novembre si è provveduto a consegna e inizio lavori, lavori sospesi tre giorni dopo per una nevicata; il 4 aprile 2024 la ditta ha chiesto, tramite i legali, di recedere dal contratto. «A quel punto abbiamo interpellato Prefettura, Anci, ministero per capire come uscire da questo impasse – aggiunge il sindaco -. L’idea era quella di indire una nuova gara di appalto, garantendo il rispetto dei tempi richiesti dell’Unione Europea, ovvero di chiudere le operazioni per il 2026». Il ministero dell’Istruzione non si è espresso in merito alle richieste del Comune e, nel frattempo, ha emesso un nuovo avviso pubblico del Pnrr. «A questo punto non possiamo far altro che rinunciare al precedente bando vinto e ripresentare la domanda, ma ci sembra assurdo – commenta Corvi -, perché, al posto di accorciare i tempi, li allunghiamo». Da qui la delibera di giunta di rinuncia al precedente finanziamento, mentre il termine della nuova candidatura è fissato per venerdì 6 settembre.

«L’anno scolastico ripartirà normalmente come gli altri anni, speriamo di riuscire a portare a casa il nuovo bando», confida Corvi, che non è preoccupato del fatto che il numero delle nascite cali. «Se vogliamo pensare di mantenere le scuole, nonostante i bambini siano sempre meno, bisogna continuare a garantire servizi che è quello che intendiamo fare come amministrazione – dice il sindaco -. Ritengo che non si debbano fare passi indietro in tal senso, in modo da garantire alle famiglie dei buoni standard, stimolare le persone a stare qui e fare figli». Il sindaco è fiducioso che lo stato di Aprica di «paese di montagna», che vive «una condizione di isolamento dai comuni contermini» tenga al sicuro la località almeno nel mantenimento di servizi importanti come quello della scuola. Una visione che supporta anche il secondo progetto importante: quello di un asilo nido con l’ampliamento dell’attuale scuola dell’infanzia Anna Camparada. Qui i lavori sono partiti, ma vanno a rilento, anche in questo caso per problemi legati alle ditte. «È stata montata finalmente la parte strutturale in acciaio – riferisce Corvi -. Spero che ora si proceda a spron battuto. I bambini riprenderanno la scuola, dopo la pausa estiva, ancora nella casa parrocchiale di Santa Maria, ma spero di poterli portare nella nuova per Natale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA