Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 31 Marzo 2016
Antichi affreschi . Un concorso li farà
rivivere al Kuerc di Bormio
Renato De Lorenzi promotore dell’iniziativa rivolta ai pittori come occasione di confronto sui cambiamenti della piazza
«Nel fondo di questa loggia che chiamano il Coperchio, si vede in forma semicircolare una continuazione di sedili, sopra d’essi dipinte sono delle insegne, o arnie pubbliche, nelle quali male a proposito tra cristiani, stanno insieme li corni e le croci. Mirasi pure la figura di un genio che rappresenta la giustizia, e sopra d’esso in un angolo l’effigie di un uccello notturno». Così lo storico Ignazio Bardea, ne “Lo Spione Chinese”, descrive gli affreschi che - ancora a inizio Ottocento - si potevano ammirare negli interni del Kuerc. Ridare vita a quei dipinti, con buona probabilità andati distrutti durante l’incendio del 1855 o in seguito ai rimaneggiamenti sulla piazza attuati qualche decennio prima dall’architetto De Dominici, è la sfida che sarà avanzata dal concorso internazionale di pittura che sarà bandito a breve e che si concluderà nel mese di agosto con una cerimonia di premiazione nella centrale piazza del Kuerc.
In quell’occasione il pipistrello, simbolo per la sua doppia natura di topo-uccello dell’ambiguità del male che minaccia Dike, volerà sui luoghi dell’antica democrazia bormina: Renato De Lorenzi, autore di un’intervista immaginaria con il canonico Bardea pubblicata alcuni mesi fa dall’editore Alpinia e ideatore del concorso, sta infatti provvedendo a realizzarne uno di ampie dimensioni, secondo la sua originale interpretazione delle parole de “Lo spione Chinese”.
Alla fantasia degli artisti fa appello anche il concorso di pittura che, a parte il richiamo alla fonte, lascerà ampi margini di libertà creativa. Il bando è in fase di definizione. Decisivi sono stati gli incontri tra gli organizzatori per definire tempi e modalità di partecipazione.
La giuria, presieduta dal maestro tiranese Valerio Righini, contemplerà nomi importanti della cultura provinciale. Presidente del premio sarà il francesista Leo Schena, presidente della commissione cultura del comune di Bormio. Intento del concorso non sarà quello di ripristinare l’affresco, bensì quello di stimolare un dialogo proficuo con la storia passata.
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