Ambulatorio chiuso per lavori, pazienti dal medico con il pulmino

Non ci stanno i cittadini di Mazzo. Dalla fine dell’anno non c’è più ambulatorio dell’unico medico di famiglia in loco ed i mutuati sono costretti alla trasferta nella vicina Grosotto per accedere all’ambulatorio dell’apprezzatissimo medico Claudio Negrini. Il palazzo scolastico dove era ubicato l’ambulatorio è in fase di ristrutturazione e quindi è stato necessario spostare lo studio, ma in loco non è stata trovata una sede adatta. Per manifestare il malcontento popolare è nata una raccolta firme che finora ha avuto circa 400 adesione tra i cittadini. Il medico da noi contattato ha preferito non rilasciare commenti; l’amministrazione comunale di Mazzo chiarisce l’attuale situazione dell’assistenza primaria nel comune di Mazzo. «La temporanea chiusura dell’ambulatorio di medicina generale ubicato nell’ex palazzo scolastico, dove riceve il medico Claudio Negrini, si è resa necessaria per consentire i lavori di ristrutturazione dell’edificio stesso. Non era infatti possibile garantire lo svolgimento dell’ordinaria attività del medico e l’accesso in sicurezza dei pazienti.

Sono state esaminate soluzioni alternative col dottor Negrini e con i dirigenti ASST per allestire temporaneamente una sede alternativa nel territorio comunale, in attesa del completamento dei lavori nell’ex palazzo scolastico, dotata della necessaria linea internet protetta e dedicata per consentire al medico di medicina generale l’accesso agli applicativi regionali, indispensabile per l’erogazione dell’assistenza ai propri pazienti». Proprio l’impossibilità di reperire una sede adatta ad ospitare l’ambulatorio ne ha provocato al chiusura: «Il trasferimento nei locali al piano terra dell’edificio municipale (dove era ubicato l’ambulatorio fino al 2020) avrebbe richiesto una spesa troppo elevata di fondi pubblici considerato il tempo di permanenza, stimato, in meno di 12 mesi- spiega il vice sindaco, Sandro Foppoli-. La possibilità di usare una linea wi-fi è stata scartata perché, alla luce dell’esperienza di altri medici, è stato verificato che non garantisce stabilità di collegamento rischiando di creare perdite di tempo per pazienti. E’ stato quindi condiviso dal Comune, dall’Asst e dal medico di chiudere temporaneamente la sede di Mazzo.

Il Comune di Mazzo si è comunque reso disponibile ad accompagnare all’ambulatorio di Grosotto, gli assistiti del dottor Negrini non in grado di essere autonomi, mettendo a disposizione il pulmino della Protezione Civile.L’intenzione di tutte le parti i è quella di ripristinare la sede di Mazzo, non appena conclusi i lavori. Sono in corso interlocuzioni con Asst per incrementare il numero di medici che prestano servizio nel territorio comunale, ma purtroppo la carenza di tali figure è ormai strutturale se non drammatica.L’amministrazione di Mazzo condivide la preoccupazione espressa dai cittadini in merito al diritto all’assistenza primaria e più in generale alla tutela della salute garantita dal Servizio Sanitario Nazionale in maniera gratuita ed universalistica. Si ribadisce che questo diritto, conquistato da meno di cinquant’anni, va difeso strenuamente».

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