Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 24 Maggio 2017
“Al nòs Dón”: dieci anni dopo don Adriano ancora nel cuore di tutti
Aula magna della scuola di Trepalle gremita per la presentazione del libro dedicato al compianto parroco: «Riuscì a unire la comunità»
Aula magna della scuola di Trepalle gremita da almeno trecento persone domenica sera per la presentazione del libro “Al nòs Dón” dedicato al compianto parroco don Adriano Ponti, del quale cade il decimo anniversario della tragica scomparsa in un incidente stradale di Tresenda. Nessuno è voluto mancare all’appuntamento con la storia, con la presentazione della biografia di don Adriano, curata dal giornalista livignasco Pierantonio Castellani: «Una risposta del pubblico che non mi aspettavo - sottolinea - che ripaga dagli sforzi fatti in questa corsa contro il tempo per riuscire in pochi mesi di lavoro a realizzare il libro e presentarlo nei giorni del decimo anniversario della scomparsa» . Tutti i 36 anni che il sacerdote di Valdidentro trascorse a Trepalle rivivono nell’opera che sarà presentata anche domenica prossima a Isolaccia, alle 18 in casa parrocchiale e messa in vendita nelle edicole di Livigno dall’1 giugno. Alla presentazione ne sono andate a ruba 300 copie. «Don Adriano arrivò con un’eredità pesante, quella del mitico don Parenti, ma è riuscito a fare davvero tanto- racconta il suo amico Gigi Silvestriche col comandante della polizia locale di Livigno Cristoforo Franzinied un gruppetto di una decina di trepallini ha aiutato l’autore a recuperare le notizie -. La nostra amicizia nacque nei primi anni 70: io ero a capo del Soccorso alpino di Livigno e lui mise a disposizione un locale della parrocchia come nostra base. Poi ci rifocillava, fu così che lo feci entrare nel nostro gruppo. Non fece mai un’uscita, il suo ruolo era un altro: teneva il gruppo unito. Era i nostri occhi verso il Foscagno, sempre pronto ad avvisarci ed inoltre stimolò i giovani ad entrare nel Soccorso alpino tanto che a Trepalle fu creata una mini squadra».
Don Adriano era un vulcano di iniziative: dalla croce alla Cima Cavalli, al Madonon «ma soprattutto ha fatto di Trepalle una comunità unita - rivela Silvestri-, credo che ogni famiglia abbia preso un libro. Amava i giovani. Fece costruire l’asilo nel quale spesso si fermava a mangiare e giocare con i bambini. Era un costante punto di riferimento per la comunità ed ora che invece i sacerdoti di Livigno raggiungono la frazione solo per celebrare la messa, i trepallini sono rimasti orfani». Ricordi di gioventù quelli del parroco di Livigno don Giuseppe Longhininei confronti di don Adriano: «Quando entrai in seminario lui faceva il 5° anno ed era un assistente». In prima fila anche il sindaco Damiano Bormolinie il consigliere trepallino Samantha Todeschi. Quest’ultima ha elogiato l’autore ed i suoi collaboratori. «Hanno un grandissimo lavoro, si vede che è stato fatto col cuore. Il nostro don ha lasciato tanti bei ricordi nelle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto».
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