Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 24 Luglio 2018
Al lavoro per rimuovere gli smottamenti
«Ora prioritario intervenire a monte»
Già sabato le ditte incaricate e il Consorzio forestale al lavoro su più fronti
Ma il sindaco Trabucchi: «Non posso essere tranquillo per il futuro senza messa in sicurezza».
Dopo l’emergenza del fine settimana e il rientro a casa, già sabato sera, delle 80 persone che venerdì erano state evacuate per precauzione, ieri sono entrate in azione le ruspe per avviare i ripristino della zona interessata dalla frana causata dal nubifragio che ha colpito l’Alta Valle.
Si tratta non soltanto dei quasi tremila metri cubi di detriti scivolati a valle, che hanno minacciato l’abitato di Pedenosso. Gli interventi iniziati già nel fine settimana stanno interessando Isolaccia, alla confluenza tra Rio Scanno e fiume Viola, per evitare l’effetto diga e per rimuovere il materiale depositatosi nel Rio Scanno.
A monte sono entrati in azione i mezzi nella frazione di Sant’Antonio per arginare la colata detritica più grossa che ha portato, all’evacuazione dell’ottantina di persone, compresa una colonia di cinquanta bambini in vacanza nella frazione Scalotta. Già all’alba di sabato è stata ripristinata la strada di Cancano, anch’essa interessata da piccole frane che hanno interrotto la strada e alla rimozione del materiale depositatosi alla Cava Lodigiani, dove il vallo costruito per arginare le colate si è pericolosamente riempito.
Sempre sabato è entrato in azione anche il Consorzio forestale, che ha permesso di liberare la strada della Val Pettini in direzione Trela, ostruita a sua volta da numerose frane di diverse dimensioni che occludevano l’accesso. «Attualmente - dichiara il sindaco, Massimiliano Trabucchi - possiamo dire che l’emergenza a breve termine è cessata, ma non posso altrettanto essere tranquillo su possibili scenari futuri senza che la situazione a monte venga seriamente presa in considerazione come prioritaria».
In questo momento, aggiunge il primo cittadino di Valdidentro, «i mezzi pesanti delle aziende incaricate nell’emergenza sono al lavoro su quattro cantieri: Rio Scianno, Scalotta, Briglie San’Antonio e Cava Lodigiani e si renderà necessario valutare interventi di messa in sicurezza definitiva per il futuro, come appurato nei sopralluoghi avvenuti nei giorni scorsi con i funzionari della Regione Lombardia, accompagnati dal consigliere Reman Sosio e dall’ufficio tecnico del Comune di Valdidentro». Sopralluoghi che hanno fatto bene sperare per una soluzione veloce.
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