Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 07 Settembre 2015
Acqua, nuove proteste
per il caro bollette
Gli aumenti contestati colpiscono soprattutto i non residenti e i proprietari di seconde case
Un euro al metro cubo ma Secam più volte ha più volte specificato che la posa del contatore è un obbligo
Ancora proteste per le bollette di acquedotto e fognatura emesse da Secam, bollette troppo care, a detta di molti, che colpiscono soprattutto i non residenti e i proprietari di seconde case.
Il caso è esploso a metà giugno in Alta Valle quando sono state recapitate le prime bollette della nuova gestione Secam, bollette più che raddoppiate per gli utenti di Valfurva e Bormio.
Ora le segnalazioni giungono da Valdisotto dove, in questi giorni, stanno arrivando altre bollette da pagare. Poi, in ordine cronologico, ci sarà da aspettarsi qualche reazione anche dalla Valdidentro.
I rincari hanno colpito in particolar modo i proprietari delle seconde case – dove un mc d’acqua viene fatto pagare circa un euro oltre alle spese fisse – e quelli delle strutture ricettive che si sono visti recapitare dei veri e propri salassi.
«Le tariffe acqua a 0,99 al metro cubo – questo il contenuto di una delle rimostranze giunte alla nostra redazione da parte di un turista - riguardano i non residenti e consumo a forfait visto che in Alta Valle nessuno ha i contatori per la lettura dei consumi. I signori residenti, invece, hanno una tariffa di 0,50. Ma vi sembra giusto che chi nemmeno consuma acqua la debba pagare per gli altri?».
La signora ha centrato il problema dal momento che i consumi sono stimati secondo un calcolo sicuramente “in abbondanza” stante l’assenza dei contatori. La Secam ha più volte specificato che la posa del contatore è un obbligo di legge dal 2002.
Tutti i dettagli nell’ampio servizio su “La Provincia di Sondrio” in edicola lunedì 7 settembre.
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