Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 23 Novembre 2015
Acqua e bollette, le proteste a Tirano
La mancata informazione e i contatori al centro dell’incontro. Il sindaco: «L’acqua è un bene di tutti va garantita pure a chi non ha mezzi»
La mancata informazione e le bollette esose sono i punti su cui si è concentrata la lamentela della popolazione di Tirano e del Tiranese nell’incontro che si è tenuto, venerdì sera, nel capoluogo per organizzazione di Cisl Sondrio e di Adiconsum.
Scopo della serata quello di dare risposta alle contestazioni – che sono dilagate a macchia d’olio in tutta la provincia - a proposito delle bollette per la fornitura dell’acqua. L’Autorità d’ambito ha descritto il processo in corso di trasferimento della gestione del servizio idrico integrato dai Comuni all’Ato, mentre Secam (che ne è il gestore diretto) ha mostrato alcune situazioni problematiche sulla rete eredidata, che si estende per 2.200 chilometri in Valtellina.
Il clima si è acceso quando è stato il pubblico a parlare. Molti si sono lamentati dell’assenza di informazioni ai cittadini che si sono ritrovati, ad un anno di distanza dal trasferimento, di fronte a vistosi aumenti tariffari.
Rispetto a Tirano che aveva già tariffe più alte, i Comuni più piccoli soffrono maggiormente di questo cambiamento, poiché i costi erano inferiori in precedenza e le spese di gestione della rete venivano coperte dai Comuni con altre forme di fiscalità. Punto critico quello delle seconde case: dove non ci sono contatori, viene fatturato un consumo forfettario di 153 metri cubi che si tramuta, economicamente, in una spesa elevata se la casa non viene quasi mai aperta.
Secam ha risposto che ci si trova in una fase di passaggio e che, comunque, le istanze verranno prese in considerazione.
Dal canto suo il sindaco di Tirano Franco Spada ha sollevato un altro tema, quello dell’acqua come bene comune il cui accesso deve essere garantito a tutti. Pertanto, «i Comuni si dovranno attrezzare con una politica sociale – ha affermato – perché una persona in difficoltà economica non può rimanere senza acqua».
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