
Tempo Libero / Morbegno e bassa valle
Sabato 22 Marzo 2025
Sguardi sul borgo: ripensare Boffetto
Il progetto All’ostello Guicciardi di Piateda una mostra che è un incontro speciale tra passato e presente. Alle foto dei ragazzi si uniscono le storie degli anziani: «Memoria condivisa per proiettarci fino al 2050»
Clara Castoldi
Un’esposizione che racconta un incontro speciale: quello tra passato e presente, tra ragazzi e anziani, uniti dal desiderio di condividere storie, emozioni e sguardi sul borgo di Boffetto.
Gianoncelli: «Sguardo al futuro, è quello che chiede il progetto “Ri-costituente”»
Si intitola “Sguardi incrociati: memorie e futuro di Boffetto” la mostra allestita all’ostello Guicciardi di Piateda e aperta tutti i martedì e giovedì del mese di marzo, dalle 16 alle 18. Per tre intense giornate, i partecipanti hanno trasformato l’arte della fotografia in un ponte tra generazioni, facendo rivivere i luoghi e le memorie di un tempo, restituendo nuova luce al borgo che affaccia sull’Adda.
Le vecchie foto
«All’interno di “Ri-costituente: La Costituzione del 2050”, progetto di Forme e Acli Sondrio finanziato dal ministero, abbiamo promosso un laboratorio con una decina di ragazzi di Piateda e del Sondriese, frequentanti le scuole secondarie di primo e secondo grado, e alcuni anziani di Boffetto - spiega l’educatrice di Forme, Sara Gianoncelli -. A partire dalla memoria e dalle testimonianze degli anziani, che sono entrati in dialogo con i ragazzi, si è ripercorsa la storia del borgo. Siamo partiti da vecchie foto e poi abbiamo sviluppato nuovi scatti intrecciando passato e presente e cercando di immaginare il futuro, che è quello che chiede il progetto “Ri-costituente”. Il laboratorio si è svolto in tre giornate piene in cui i ragazzi sono stati ospiti dell’ostello di comunità a pranzo e cena e a dormire».
Struttura a più facce
Una struttura, l’ostello di proprietà comunale dato in gestione a Forme, in cui si è scritta una nuova pagina: da una parte i ragazzi di oggi che lo vivono come ostello e luogo di ritrovo e, dall’altra, gli anziani che lo ricordano quando, ai loro tempi, era un asilo. Nei due pomeriggi di apertura durante il mese di marzo, sono presenti in ostello anche i ragazzi protagonisti del laboratorio proprio per offrire ai visitatori spiegazioni e approfondimenti.
Questa esposizione è più di una raccolta di immagini: è un invito a riflettere sul valore della memoria collettiva e sull’importanza di rendere vivi i luoghi della comunità.
Torna ad animarsi
L’ostello Guicciardi, un tempo asilo brulicante di voci e giochi, oggi torna ad animarsi grazie a questi sguardi nuovi, testimoniando che la storia non è mai solo passato, ma continua a trasformarsi nel presente, verso il futuro. All’interno del progetto “Ri-costituente” se n’è intrecciato un altro, cioè l’azione “animatori di qualità” del progetto Youth Lab finanziato da Regione Lombardia, con ente capofila la Comunità montana di Sondrio e partner la cooperativa sociale Forme, i Comuni di Piateda, Chiuro, Colorina e Acli Sondrio. «Abbiamo lavorato con quindici studenti che si stanno formando nell’ambito della ristorazione che hanno ideato il menù e cucinato per la cena che abbiamo tenuto per i ragazzi e gli anziani del laboratorio all’inaugurazione della mostra - conclude Gianoncelli -. Sono stati bravissimi e, soprattutto, è stato veramente bello e gratificante vedere concretamente questi intrecci e incroci, per restare in tema con il titolo della mostra, fra generazioni differenti».
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