Nel 1896, i fratelli Lumière mostrarono al pubblico i loro primi cortometraggi. Il cinema era ben lontano da quello che conosciamo adesso, ma leggenda vuole che tutti i presenti in sala sobbalzarono alla vista di un treno. «La locomotiva giunge dal fondo dello schermo, avanza sugli spettatori e li fa sussultare dando loro la sensazione che stia per schiacciarli» racconta il critico cinematografico francese Georges Sadoul.
Locomotive e vetture d’epoca. Un weekend al Deposito Rotabili Storici di Milano Centrale
Treni a vapore, mostre, visite guidate, proiezioni cinematografiche. Il 28 e il 29 ottobre, Fondazione FS spalanca i cancelli dell’ex Officina Manutenzione Veicoli, in viale Monza 113 a Milano, a tutti gli appassionati e ai curiosi di ogni età. Ecco le iniziative (gratuite) in programma
Ho sempre creduto che ci sia qualcosa di magico nel viaggiare in treno. A volte questa magia accade dentro, in carrozza, quando ci capita di fare un incontro inaspettato. A volte fuori, ammirando dal finestrino le montagne lasciare il posto alle città, le colline ai riflessi del mare. Molto spesso, questa magia è data dal treno stesso. Da nord a sud, dal Brennero al comune siciliano di Pachino, le ferrovie sono state parte del vissuto di tutti gli italiani fin dalla nascita del nostro Paese. Raccontano una storia, la nostra storia.
Lo sa bene Fondazione FS , la fondazione ferroviaria più grande d’Europa. Nata il 6 marzo del 2013 per volontà di FS Italiane, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, nei suoi primi dieci anni di vita ha lavorato per assicurare un futuro a un patrimonio di dimensione nazionale, intuendo nel recupero delle ferrovie dismesse delle potenzialità che nessuno aveva ancora visto.
Quello affrontato da Fondazione FS sinora è stato un viaggio lungo, articolato quasi quanto le ferrovie di cui si prende cura: tra le tappe principali, il restauro del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa , giudicato dall’«Union Internationale des Chemins de Fer» il più bel museo ferroviario europeo; il progetto «Binari senza Tempo», che ha consentito di recuperare dieci linee ferrate non più funzionali al trasporto commerciale regolare e dedicarle al turismo lento e sostenibile. E ancora, il riordino e la digitalizzazione di un’immensa quantità di documenti, disegni, fotografie e filmati.
Il DORS di Milano, un vero laboratorio artigianale
Una «bella storia italiana»: Fondazione FS non può che sintetizzare così questi primi dieci anni di attività. I festeggiamenti sono iniziati l’8 marzo nel già citato Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, oggi il più grande spazio culturale del sud Italia, e si concluderanno con un intero weekend di porte aperte nel capoluogo lombardo.
Il 28 e il 29 ottobre, dalle 9 alle 18, il DORS – Deposito Officina Rotabili Storici di Milano Centrale (viale Monza 113) spalancherà i cancelli a tutti coloro che vorranno trascorrere del tempo nel luogo dove viene effettuata la manutenzione alle vetture e alle centenarie locomotive delle Ferrovie dello Stato. Un vero e proprio laboratorio artigianale, culla di una cultura ferroviaria a tutto tondo. Qua, infatti, tra locomotive, carrozze e littorine, le maestranze di Fondazione FS si tramandano quotidianamente conoscenze e tecniche antiche oltre un secolo, indispensabili per conservare in perfetto stato carrozze che hanno attraversato tutto il ‘900.
I visitatori, come sottolinea Luigi Cantamessa, dal 2013 Direttore Generale di Fondazione FS, avranno l’occasione di toccare con mano «le attrezzature che servono per mantenere i treni attivi: non dei pezzi da museo, ma dei veri vettori dello sviluppo».
Quando vennero inaugurate, nel 1931, le officine milanesi vennero dotate di macchinari e strumenti che per l’epoca costituivano l’avanguardia assoluta. Questi impianti in gergo ferroviario sono chiamati «rialzo». Indicano infatti il sollevamento delle carrozze, necessario per le lavorazioni sui carrelli e sui dispositivi posti nella parte inferiore dei rotabili.
Non mancate di scattare qualche fotografia, prima di dirigervi verso l’ETR 252 Arlecchino, uno degli elettrotreni più iconici della storia ferroviaria italiana. Un treno lussuosissimo, che venne costruito per le Olimpiadi degli anni Sessanta, simbolo del boom economico. Lo stesso treno che quest’anno, in occasione della stagione dei treni storici in Lombardia – iniziativa promossa dall’Assessorato ai trasporti e alla mobilità sostenibile della Regione Lombardia in collaborazione con Fondazione FS e Ferrovie Nord Milano – ha già condotto numerosi passeggeri sulla linea che collega Bergamo e Brescia, capitali italiane della cultura.
«Avevo circa ventisette, ventotto anni. Ero ferroviere da poco, quando andai a trovare l’Arlecchino scovandolo in un prato su un binario morto a Vercelli, Santhià – racconta Luigi Cantamessa – Era infestato da animali, praticamente un fantasma. È difficile per me descrivere l’emozione che ho provato nel prendere l’Arlecchino abbandonato tra le risaie del vercellese, farlo restaurare grazie all’impegno economico di Fondazione FS e poi farlo transitare addirittura a Montello-Gorlago, la stazione bergamasca dove da bambino ho visto il primo treno».
Le iniziative in programma
Per l’intero weekend, nel piazzale del Deposito Officina Rotabili Storici di Milano Centrale, gli amanti dei treni a vapore potranno ammirare le locomotive ex FS 625.116 ed ex DR 50 3673, oggi di proprietà dell’Associazione Verbano Express di Luino. A grande richiesta, inoltre, il Gruppo 835, associazione di cultori del modellismo ferroviario “a vapore vivo” con sede in provincia di Pordenone, allestirà uno show di locomotive realmente funzionanti. Curiosi di saperne di più? Sappiate che potrete addirittura salire a bordo di carri e carrozze in scala trainati da una vettura in miniatura…
E ancora, nei locali interni del DORS verranno proiettati filmati di repertorio, grazie alla collaborazione stretta da Fondazione FS con l’associazione Cineteca Milano. Non mancheranno mostre di cimeli, spazi musicali, visite guidate a bordo di rotabili e tante altre attività dedicate a famiglie, bambini, appassionati, ma anche a semplici curiosi di tutta l’età. Negli spazi esterni sono previste inoltre ampie aree food.
Tra le novità che saranno annunciate nel corso del weekend milanese, la presa in carico di Fondazione FS, dal primo gennaio 2024, della gestione della Sala Reale della Stazione Centrale. «La parte più nobile della stazione, un tesoro nascosto, resterà aperta per più tempo possibile. Chi perderà una coincidenza, oppure vorrà semplicemente immergersi nella bellezza, potrà farlo» promette Luigi Cantamessa. «Non pensiamo alla cultura ferroviaria come a un qualcosa che pertiene a un gruppo di nostalgici. Quella che Fondazione FS promuove è una cultura del treno e del bello, che possa andare di pari passo con la tecnologia».
A segnare questa nuova avventura, proprio nella Sala Reale il 29 ottobre alle 12 verrà inaugurata «Una bella storia italiana», la mostra fotografica interamente dedicata al decennale di Fondazione FS, un’esposizione ricca di immagini iconiche. Per un mese, inoltre, sarà allestito uno shop dove poter acquistare libri e gadget ferroviari.
Informazioni e registrazioni
I cancelli saranno aperti dalle ore 9 alle 18 in entrambi i giorni di manifestazione. Per raggiungere il Deposito Officina Rotabili Storici, saranno messi a disposizione dei visitatori dei bus storici, organizzati in collaborazione con l’associazione StoricBus. I transfer copriranno il percorso che si snoda tra le stazioni di Milano Centrale e Milano Lambrate e le officine di viale Monza 113. Gli orari saranno disponibili nei prossimi giorni sul sito e sulle pagine social di Fondazione FS.
Tutte le iniziative sono gratuite, con registrazione obbligatoria. I minori possono accedere all’impianto solo se accompagnati da un adulto.
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