Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 11 Marzo 2021
«Volo notturno
per l’elisoccorso»
Lo chiedono tutti
Dalla Valchiavenna lettera alla Regione. Il sindaco Trabucchi (Valdidentro) infuriato con i vertici Areu: non ci vengano a dire che tutto funziona bene
Immediate le reazioni alla difesa, a spada tratta, da parte di Areu, l’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza, non solo del proprio operato la sera del 2 marzo scorso, quando si è trattato di soccorrere Daniele Bradanini, 55 anni, di Pedenosso di Valdidentro, colpito da infarto il cui esito si è rivelato infausto, ma anche dell’assetto attuale del servizio di elisoccorso e di soccorso su gomma attuato in provincia di Sondrio a livello aziendale.
Indignazione è giunta dall’Alta Valtellina, «per le parole espresse da Zoli, che denotano una mancanza di rispetto mostruosa», ha detto Massimiliano Trabucchi, sindaco di Valdidentro, mentre la Valchiavenna è passata, subito, al “contrattacco”, chiedendo a Regione Lombardia, al suo presidente e agli assessori al Welfare e alla Montagna di estendere, da subito, il servizio di elisoccorso h24 di base a Caiolo a tutta la provincia di Sondrio. Richiesta partita da Davide Trussoni, presidente della Comunità montana Valchiavenna, da Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna, e da Roberto Scaramellini, presidente dell’Assemblea distrettuale dei sindaci della Valchiavenna.
«Una richiesta che sposeremo certamente - dice Massimiliano Trabucchi - e, anzi, implementeremo, perché assistiamo al paradosso di vedere sguarnito il presidio del nostro territorio, dal punto di vista sanitario, per sentirci poi dire, da Zoli, direttore di Areu, che, anzi, i mezzi di soccorso in emergenza e urgenza sono stati implementati, in Alta Valtellina, e che l’assetto attuale è quello ideale».
E continua: «Ma se dalle 20 alle 8 del mattino non c’è un’auto medica attrezzata in Alta Valtellina, e la prima disponibile si trova a Sondrio. Ancora, è stato smantellato il Pronto soccorso di Bormio, prima Punto di primo intervento, poi neanche quello, perché ora ospita solo la partenza delle ambulanze e non prevede l’accesso di persone per cure urgenti. Infine - dice Trabucchi - è stato dequalificato anche il Pronto soccorso di Sondalo, che non è più centro trauma zonale, per cui tutti i nostri convalligiani e i turisti che hanno riportato traumi vengono dirottati su Sondrio. E ci si viene a dire che il servizio è stato potenziato? Quanto riferito da Zoli non sta né in cielo né in terra. Spero ardentemente che faccia un passo indietro, perché è il minimo che può fare».
È incontenibile, Massimiliano Trabucchi, che non ha accettato quanto accaduto il 2 marzo sul proprio territorio e cui, peggio, le precisazioni di martedì di Alberto Zoli, direttore generale di Areu, sono andate completamente di traverso.
«Immediatamente dopo l’accaduto, come sindaci, abbiamo preso carta e penna e scritto ad Ats della Montagna chiedendo una spiegazione dettagliata che stiamo ancora attendendo - dice il sindaco -, un resoconto chiaro dei fatti. Lo aspettiamo. Ma è sicuro che non ce ne staremo fermi a subire».
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