Violenza sulle donne: posizionata una panchina rossa all’ospedale di Chiavenna

È la quarta inaugurata dall’Asst Valtellina e Alto Lario dopo quelle presso gli ospedali di Sondrio e di Sondalo e il presidio di Morbegno. Fino al 27 novembre l’Asst offre consulenze ostetriche telefoniche presso i Consultori familiari

Prima Sondrio poi Sondalo, quindi Morbegno e ora a Chiavenna: sono quattro le panchine rosse installate nei Presidi dell’Asst Valtellina e Alto Lario, a rappresentare il posto occupato da una donna che non c’è più, strappata alla vita dalla violenza cieca di un uomo.

Un gesto simbolico per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre il 25 novembre: nei giorni scorsi una panchina dipinta di rosso, con la targa con la scritta “Chi è violento non ama”, è stata installata nell’aiuola antistante l’Ospedale di Chiavenna. Un messaggio chiaro e diretto alle coscienze per stimolare la riflessione su un fenomeno che riguarda tutti, che non conosce età né condizione sociale: la violenza di genere, che sia fisica o psicologica, fino alle conseguenze più tragiche, è un male da estirpare.

L’aiuto alle vittime può venire da loro stesse, trovando la forza di chiedere aiuto, da familiari o amici che non chiudono gli occhi di fronte al dramma, che non si fermano davanti a spiegazioni senza fondamento. L’Asst anche quest’anno ha aderito alla campagna di sensibilizzazione lanciata da Fondazione Onda offrendo consulenze ostetriche telefoniche presso i Consultori familiari, a cui far seguire eventuali visite specialistiche con medici ginecologi, psicologhe e assistenti sociali. Un’iniziativa della durata di una settimana, fino al 27 novembre, che coinvolge le strutture di Bormio, Tirano, Sondrio, Morbegno, Chiavenna e Dongo, in giorni e orari prestabiliti, alla quale corrisponde il costante impegno, durante tutto l’anno.

Presso i recapiti dell’Azienda, le donne in difficoltà hanno la possibilità di confidarsi con operatrici esperte in grado di aiutarle a inquadrare il problema nelle forme in cui si manifesta e ad agire nei modi più appropriati per porre fine a soprusi e violenze fisiche, prima che la situazione degeneri. L’Asst Valtellina e Alto Lario è impegnata all’interno della Rete provinciale antiviolenza, coordinata dal Comune di Sondrio, che riunisce enti e associazioni attive sul territorio.

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