Villa di Chiavenna, mezzo milione contro il dissesto idrogelogico

Negli ultimi 40 anni di problemi non ce ne sono stati grazie agli interventi realizzati negli anni ’80, piccoli valli di contenimento e reti paramassi, ma ora per la zona di Motta a Villa di Chiavenna occorre intervenire. Sono arrivati in questi giorni i soldi da parte del Ministero e di Regione Lombardia che consentiranno di mettere mano a tutte le opere di messa in sicurezza realizzato ormai molti anni fa e presenti sulla sponda destra della Val Bregaglia. Sopra la fascia di territorio di Villa di Chiavenna che, grosso modo, va dai crotti di Posmotta alla zona della chiesa di San Sebastiano.

La notizia del finanziamento è stata comunicata durante la giornata di lunedì dall’assessore alla Montagna di Regione Lombardia Massimo Sertori: «Lo stato di quel versante – spiega il sindaco di Villa di Chiavenna Giuseppe Pedrini – è noto. A parte la frana di Calestro, messa in sicurezza negli anni scorsi, ci sono fenomeni di rotolamento di massi che, finora, non hanno dato problemi. Però potrebbe non essere così in futuro. Per questo lo scorso anno abbiamo presentato una richiesta di finanziamento a Regione Lombardia». Finanziamento che ora è arrivato e ammonta a 500 mila euro.

«Questi fondi – continua il primo cittadino – ci consentiranno di intervenire sulle strutture esistenti, sostituendo o riparando le reti paramassi danneggiate e ripulendo il versante dalla vegetazione cresciuta nel corso degli anni e che è andata a interessare i valli di contenimento». Un intervento leggero, ma abbastanza vasto, insomma. Per quanto riguarda le tempistiche, il sindaco Pedrini non si sbilancia: «Abbiamo un progetto preventivo in base al quale abbiamo presentato la richiesta di finanziamento, ma ora dovremo procedere con gli ulteriori livelli progettuali per avere un quadro chiaro riguardo il cronoprogramma». Ci si lavorerà nel corso dell’anno. Come sempre quando si parla di lavori pubblici i tempi non saranno brevissimi. L’obiettivo massimo potrebbe essere quello di aprire il cantiere entro la fine dell’anno in corso.

Negli ultimi anni l’impegno delle amministrazioni di Villa sulle questioni riguardanti il dissesto idrogeologico è stato massimo. Dalla realizzazione delle opere di contenimento della frana di Calestro, che qualche anno fa ha portato all’evacuazione di alcune case, alla regimazione delle tante vallette che caratterizzano il territorio, dal Vallate alla Casnaggina, dal sentiero per Savogno al Lovero.

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