Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 30 Novembre 2017
Via Bregaglia, obiettivo riapertura
Primi interventi dopo rogo e frane
Per la primavera la parte italiana del percorso dovrebbe tornare camminabile.
Sulla via Spluga il tratto Campodolcino-Isola danneggiato dalle piante cadute per il vento
Obiettivo riaprire tutta la Via Bregaglia italiana per la prossima stagione primaverile. Un tratto ha già avuto il via libera in questi giorni, con la decisione dell’amministrazione comunale di Villa di Chiavenna di riaprire al transito pedonale il tratto Gesch-Lovero del sentiero panoramico Soglio-Savogno.
Non basta. L’incendio dello scorso aprile e gli smottamenti di questa estate hanno lasciato segni pesantissimi sul tracciato che dalla Bregaglia svizzera arriva fino a Savogno e, quindi, scende a Chiavenna. Smottamenti che hanno costretto alla chiusura di ampi tratti del percorso, di fatto impraticabile per i trekking dei mesi scorsi. Altro tratto che sarà presto interessato da un intervento di ripristino è quello in località Frescarola. Qui il comune guidato dal sindaco Massimiliano Tam ha segnalato il movimento franoso sul sentiero alla Comunità Montana, che ha disposto un intervento urgente.
L’incendio e le frane hanno dato un colpo abbastanza pesante all’afflusso di turisti, provenienti soprattutto dal nord e centro Europa, che ogni anno arrivano in Bregaglia e Valchiavenna. I numeri, non censiti, sono sicuramente inferiori a quelli della più celebrata Via Spluga, che vede ogni anno l’arrivo di circa 10 mila appassionati di trekking, ma si tratta comunque di una risorsa importante.
La Via Bregaglia è sostanzialmente divisa in tre percorsi differenti. La Via Bregaglia vera e propria che corre nel fondovalle, la Traversata dei Monti sulla sponda sinistra della valle da Promontogno a Uschione, quindi quasi solo in territorio italiano, e il Sentiero Panoramico da Casaccia a Chiavenna. Sicuramente il sentiero più amato e in gran parte anche più bello.
A proposito di Via Spluga, qualche problema c’è anche qui, anche se meno esteso e probabilmente più semplice da risolvere. L’ufficio tecnico della Comunità Montana nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo sul tratto Campodolcino-Isola, riscontrando la presenza di numerose piante di alto fusto schiantate a terra a causa del forte vento delle scorse settimane. Il sentiero è pesantemente danneggiato e presenta rischi per quanto riguarda il versante. Per questo l’ente comprensoriale in questi giorni ha dato il via all’iter per la progettazione di interventi di ripristino e messa in sicurezza del tracciato transfrontaliero. Il costo, la stessa Cm parla di una stima sommaria, dei lavori ammonta a circa 25 mila euro.
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