Verceia, terminati gli interventi di disgaggio dei massi pericolanti: ripresa la circolazione ferroviaria

Gli interventi di disgaggio in parete sono terminati nel pomeriggio di ieri, a Verceia con la rimozione dei blocchi di roccia pericolanti e, subito dopo, la circolazione ferroviaria sulla tratta Colico-Chiavenna è stata ripristinata.

Le ultime due corse serali, infatti, da e per la città del Mera, si sono svolte regolarmente su rotaia senza più alcuna necessità di ricorrere all’introduzione di autobus sostitutivi, servizio sempre difficile da approntare tanto più ora che buona parte dei vettori su gomma sono già impiegati sulla tratta principale che interessa la nostra valle, la Colico-Tirano.

Completamente in sicurezza il transito, del resto, complici i celeri lavori di disgaggio del versante de “la frana” così è chiamata in gergo la zona proprio perché, storicamente, scarica a valle del materiale instabile.

Che sabato scorso, alle 19.30, è piombato culla carrozzabile sottostante le gallerie, della statale 36 e di Mina, con un blocco di circa un metro cubo appoggiatosi proprio contro il muretto che delimita la strada ferrata. Nessun danno a persone o cose perché in quel momento nessuno passava di lì. Ma per puro caso, perché, di norma, treno a parte, su quella che era la vecchia strada statale passano pedoni, biciclette e anche veicoli.

Lì corre anche la pista ciclopedonale della Valchiavenna che sbuca in via Casello 7 e raggiunge il Pian di Spagna, la quale resta ancora interrotta «per permettere le opere di taglio della vegetazione minuta - spiega Davide Trussoni, presidente della Comunità montana della Valchiavenna - e la rimozione dei manufatti in cemento, i legoblock, posizionati a protezione della ferrovia durante le opere di disgaggio. Questione di alcuni giorni e poi sarà tutto sistemato».

In tempi record, si può dire, perché gli enti preposti, in primis la Comunità montana della Valchiavenna e il Comune di Verceia non hanno affatto perso tempo.

Appena saputo del distacco delle rocce, il sindaco del posto, Alessio Della Bitta, si è subito precipitato sul posto insieme a Valeriano Pedrana, responsabile della Protezione civile locale, unitamente ai tecnici comunali. Sul posto i Vigili del fuoco di Mese che hanno provveduto a ripulire la sede stradale, dopodiché la strada, via Quatrass, è stata transennata per evitare ulteriori pericoli.

Solo 10 minuti prima del distacco, infatti, una donna che vive nei pressi de “la frana” era passata a piedi proprio nel punto in cui è avvenuto il crollo, un centinaio di metri dopo la galleria di Mina, scendendo verso Nuova Olonio di Dubino. Per cui questo periodico distacco di massi non può essere preso alla leggera stante il passaggio che c’è, ancora, sulla ex statale 36.

Un percorso molto suggestivo, tra l’altro, teatro solo due domeniche fa anche di Pasteggiando, la manifestazione clou della tarda primavera di Novate Mezzola.

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