Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 29 Settembre 2021
Vaccini, niente corse
per la terza dose
Finora solo in 198
Campagna Gli aventi diritto in questa fase sono 4 mila
Non c’è la corsa alla terza dose di vaccino, cosiddetta addizionale, da parte delle persone con deficit immunitario importante.
Basti dire che dal varo della campagna, avvenuto lunedì 20 settembre a ieri in Ats della Montagna, i vaccinati con terza dose sono stati 198 su 4.500 aventi diritto. Numeri che, se calati sulla sola dimensione della provincia di Sondrio (il territorio di Ats comprende infatti anche Alto Lago e parte della Valcamonica, ndr), fanno 71 vaccinati su 3mila vaccinabili.
Di questi 71, poi, solo in 29 si sono prenotati autonomamente, come occorre fare, attraverso il portale di Poste Italiane ormai noto a tutti ( www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it), mentre in 42 sono stati chiamati dai reparti ospedalieri che li hanno in cura.
E, per quanto riguarda Asst Valtellina e Alto Lario, la “call” riguarda unicamente i pazienti in dialisi anche se, considerata la scarsità delle prenotazioni in atto, non è escluso che più avanti si opti per la chiamata diretta anche di altre categorie di persone immunocompromesse.
A ieri, infatti, il totale dei prenotati attraverso i canali regionali, in Ats della Montagna, era di 92 persone, di cui 57 già vaccinate, mentre in provincia di Sondrio il dato era di 53, di cui 29 sono già stati vaccinate e altre 24 verranno vaccinate nei prossimi giorni. Tenuto conto che, da qui a domenica, i centri vaccinali di Chiavenna, Morbegno, Sondalo e Sondrio saranno aperti solo sabato, dalle 8 alle 12, Chiavenna, Morbegno e Sondalo, e dalle 8 alle 13, Sondrio.
Villa di Tirano sarà, invece, aperto solo nella giornata di sabato, per smaltire le ultime 20 dosi di richiamo rimaste, dopodiché, terminerà il proprio ciclo, fatto di 22.462 somministrazioni effettuate dal 4 maggio scorso.
Spiegazioni
Difficile al momento capire perché l’adesione alla terza dose di vaccino sia così lenta, in provincia di Sondrio, ma non solo.
«Alcuni chiamano per chiedere informazioni - precisa Antonino Gallucci, coordinatore del centro vaccinale di Villa di Tirano, interamente gestito da cooperative di medici - La sensazione è che stiano aspettando di capire come evolve la situazione. Probabilmente le persone hanno capito che di giorno in giorno il quadro cambia, con talvolta indicazioni che si vanno a sovrapporre alle precedenti, per cui diciamo così, si sono fatte un po’ più “caute”, meno precipitose rispetto alla vaccinazione».
A Morbegno
Analoga sensazione l’ha raccolta Paolo Ronconi, coordinatore del Distretto dei medici di medicina generale di Morbegno 2, per il quale rispetto alla terza dose «siamo proprio agli inizi - dice -. Occorre pazientare un po’ per vedere come si muovono le cose. Interesse ce n’è, perché ho ricevuto diverse telefonate da persone con deficit immunitario che mi hanno chiesto come comportarsi. Io ho caldeggiato la vaccinazione come da indicazioni ministeriali e del Comitato tecnico scientifico e credo che alla fine la risposta ci sarà».
«Come c’è stata per la prima dose - spiega - perché i dati di Morbegno, in particolare, sono davvero interessanti, tenuto conto che abbiamo un 93,66% di adesione alla vaccinazione per prima dose. Le persone sanno che questo ha un significato in termini di difesa dal contagio e lo stiamo constatando di giorno in giorno».
Con riguardo alla copertura per prima dose, in provincia di Sondrio, infatti, è stata, da poco, sfondata la soglia del 90%, con una media provinciale del 90,10%, pari a 138.643 somministrazioni, mentre la copertura per seconda dose è al 79,8%, con 122.783 inoculazioni.
E, in arrivo, oggi stesso, tramite il corriere di Poste Italiane, altre 4.500 dosi di Moderna, che verranno consegnate alla farmacia dell’ospedale di Sondrio.
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