Cronaca / Valchiavenna
Domenica 18 Aprile 2021
Vaccinazioni di massa
«Noi medici sempre presenti,
ma vicini al limite»
Chiavenna. La testimonianza del dottor Domenico Chirico
«Da domani (oggi, per chi legge), dalle 8 alle 14, per 12 giorni, è stato chiesto a noi medici di medicina generale di garantire dei turni di lavoro anche qui, al Palestrone, in supporto alla campagna massiva. Esattamente come abbiamo fatto e stiamo facendo con riguardo agli over 80. Io rispondo presente, come la maggior parte dei miei colleghi, per un fatto etico, di coscienza, perché prima vacciniamo e prima usciamo dal tunnel, ma ovvio, il resto dell’attività si accumula».
Parola di Domenico Chirico, coordinatore del Centro di riferimento territoriale Chiavenna 2, con 12.721 assistiti complessivi residenti nei Comuni da Mese a Novate Mezzola, e con cinque medici titolari. Che, dall’avvio della campagna vaccinale over 80, non ha mai mollato la presa, tant’è che, anche ieri mattina, ha fatto capolino al “Palestrone” per assicurare il suo contributo.
Giornata libera
«Oggi avevo la giornata libera - dice il medico -, ma sono venuto a vedere se c’era bisogno, e questo perché sono convinto che più acceleriamo sulle vaccinazioni e meglio è. Chiaro, però, che se veniamo al mattino al centro vaccinale, poi, fin dopo le 14, noi medici di base non possiamo essere a disposizione dei pazienti, che infatti chiamano e non ci trovano. E, giustamente, si arrabbiano. Il problema è che la situazione è talmente al limite, che tenere tutto sotto controllo è impossibile. Dodici ore al giorno non bastano a far fronte a tutto».
E non sono parole, ma fatti, perché noi stessi, spesso, veniamo richiamati dagli interlocutori medici, gentilmente, in tarda serata, anche alle 21, appena riescono ad avere, evidentemente, un minimo di tempo da dedicarci.
«Ecco spiegato il motivo per cui - evidenzia Chirico - si fa fatica a fare le vaccinazioni a domicilio, anche se qui a Chiavenna, sia nel mio territorio sia in Chiavenna 1, siamo partiti questa settimana e termineremo la prossima. Io ne ho fatti 18 questa settimana, ma altri ne sono stati raggiunti. Semmai, il problema resta e resterà con i medici sostituti, tre nel mio distretto, che non conoscono i loro pazienti come li conosciamo noi medici titolari. Per cui non hanno il quadro della situazione, anche se Ats ha assicurato che provvederà alla vaccinazione mettendo in campo le Usca, Unità speciali di continuità assistenziale».
E restando in tema di continuità assistenziale, una falla si sta aprendo anche nel servizio di continuità, ex guardia medica, nei prefestivi e festivi, in Valchiavenna, in quanto «da maggio Ats ha chiesto a noi medici di base di coprire anche i turni notturni della continuità assistenziale - dice Chirico -, perché manca personale. Ci sono solo due medici dedicati, invece degli almeno tre che necessiterebbero. E una scopertura su questo servizio sarebbe grave per la nostra popolazione, costretta a rivolgersi alla continuità assistenziale di Morbegno e Dongo, e siccome la cosa mi sembra inaccettabile, ho dato la mia disponibilità. Ma sempre per un fatto etico, di coscienza».
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