Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 04 Novembre 2021
Vaccinazioni
in aumento
Boom terze dosi
I numeri In provincia richiamo già per 6.080 persone
A breve arriveranno i 5mila del Johnson & Johnson
I ritardatari della prima dose e quanti devono concludere il primo ciclo vaccinale con la seconda, ormai sono una minoranza di coloro che si rivolgono ai centri vaccinali massivi della nostra provincia.
Johnson & Johnson
A far coda ora sono i candidati alla terza dose, vuoi over 80, vuoi over 60, vuoi immunodepressi o fragili, vuoi infine personale sanitario e socio sanitario. Senza considerare che a breve in fila saranno chiamati a mettersi anche i 5mila vaccinati, sei mesi fa in provincia di Sondrio, con Johnson & Johnson, appartenenti ad ogni età: giusto ieri l’Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera alla terza dose con priorità per questa categoria più a rischio scopertura.
Partendo dalle prime dosi somministrate, il dato del 2 novembre - quando quattro su cinque centri erano aperti - la dice lunga, in quanto sono state 89, un numero già elevato per il periodo, mentre le seconde dosi sono state 100. Numeri piccoli ma non banali, perché a questo punto ogni nuovo vaccinato con prima dose assume un valore relativo molto alto, al cospetto di una ripresa del contagio in atto.
Lo hanno capito anche quanti hanno già concluso il primo ciclo vaccinale e che a ridosso dell’inverno non intendono rinunciare a un rafforzamento della protezione.
Tant’è che ad oggi sono 6.080 le terze dosi somministrate in provincia di Sondrio, di cui 4.743 a over 60.
Di queste ultime, 3.951 sono andate a over 80, sia recatisi nei centri vaccinali massivi, dove di norma hanno ricevuto anche l’antinfluenzale in contemporanea (circa il 60%), sia ospiti delle 21 case di riposo della nostra provincia. In quest’ultimo caso il dato è di 820 ospiti vaccinati.
Quanto invece al personale sanitario già vaccinato con terza dose, siamo a quota 983 persone, oltre a 51 medici di medicina generale.
Alto il dato dei prenotati complessivi attraverso i canali regionali, pari a 7.486 persone, dei quali ancora da vaccinare sono 3.765. Tenendo presente che gli operatori sanitari e non sanitari di Asst Valtellina e Alto Lario, così come quelli delle Rsa, di norma, vengono vaccinati direttamente nelle strutture cui appartengono, per cui non rientrano nel novero dei prenotati sul portale, tramite call center, Postamat o portalettere.
Gran movimento
Questo è il quadro a ieri ed è un fatto che il movimento nei singoli centri vaccinali massivi è in aumento, tant’è che martedì al Palestrone di Chiavenna, che ha funzionato a pieno regime, dalle 8 alle 20 è stato un vaccinare a tambur battente.
Sembrava di essere alle prime battute della campagna vaccinale, con persone in attesa all’esterno, pur ordinate e distanziate, anche per effetto dei tempi di somministrazione maggiori che sono richiesti per la doppia inoculazione agli over 65, di anti Covid e antinfluenzale. Sempre, ovviamente, che vogliano affrontare la doppia vaccinazione in contemporanea. Di norma, del resto, la somministrazione ai grandi anziani un po’ di tempo in più la richiede, sia in sede di anamnesi sia di inoculazione vera e propria e di osservazione.
La stessa operatività dei centri massivi è garantita, con un’apertura di 12 ore a settimana, per Sondalo, VI padiglione del Morelli, di 24 al Policampus di Sondrio, di 18 al Pot di Morbegno, che saliranno a 24 la prossima settimana, di 18 al Palestrone di Chiavenna, e di 18 al Polifunzionale di Villa di Tirano per l’anti Covid.
Oggi giornata piena a Sondrio, con orario 8-20, e aperto Villa di Tirano, con orario 8-14. Tenendo presente che l’accesso per i richiedenti la prima dose, soprattutto se over 60 e personale sanitario, è libero e che il vaccino utilizzato per antonomasia è il Pfizer. A seguire, Moderna. AstraZeneca e Johnson & Johnson non vengono utilizzati ormai da tempo.
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