Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 15 Febbraio 2018
Una Fondazione per il Vertemate
«Qui cultura ed enogastronomia»
Chiavenna, ambizioso il progetto per valorizzare l’antica dimora gentilizia a Piuro. Trussoni: «Presto i lavori per ristorante e caffetteria, ma serve un soggetto che faccia sintesi»
Una fondazione per gestire palazzo Vertemate Franchi. Ecco l’idea del Comune di Chiavenna, che valuta questa formula per valorizzare la prestigiosa villa cinquecentesca di Piuro, di proprietà dell’amministrazione della città della Mera. Una struttura che in questo periodo è al centro dell’attenzione grazie a progetti finanziati con risorse in arrivo dalla Fondazione Cariplo e dalle Aree interne.
Come rileva il vicesindaco Davide Trussoni, si tratta di uno dei percorsi più significativi dell’amministrazione comunale. L’obiettivo è fare valere le potenzialità del palazzo, sviluppando l’offerta non solo in termini di visite, ma anche per altre iniziative che possono essere svolte all’interno delle mura. «Il primo grande lotto riguarda la sistemazione di due fabbricati rurali, per creare una piccola caffetteria e un ambiente dedicato alla ristorazione - ricorda Trussoni -. Siamo in fase di manifestazione d’interessi e quindi di gara. I lavori partiranno alla fine dell’estate. Poi abbiamo inserito il progetto all’interno delle Strategie delle aree interne per i restanti rustici e una parte del giardino».
Un ulteriore passaggio sarà la creazione di una fondazione che si occuperà della gestione di tutte le attività del Vertemate, dalla promozione agli aspetti strutturali e naturalmente culturali. Sarà composta dal Comune di Chiavenna e da altri enti. «Pensiamo a un unico soggetto, capace di fare sintesi per coordinare tutte le iniziative – aggiunge Trussoni -. Le prospettive per questa villa sono senza dubbio interessanti».
Ad esempio si discute della possibilità di assistere a una collaborazione da parte dei ristoratori, per fare crescere insieme l’offerta complessiva del territorio attraverso una cucina situata in una location unica. «Da parte di alcuni operatori già attivi in zona c’è l’ipotesi di unire le forze e le idee per utilizzare a turno questi spazi, valorizzando questa sede prestigiosa che verrà messa a disposizione. Ma il ruolo di chi gestirà il ristorante sarà ben diverso da quello della fondazione».
La modalità di affidamento del ristorante non è stata ancora definita. Intanto è partito il concorso d’idee per la creazione del brand. Il marchio dovrà diventare anche un sigillo di qualità per i comportamenti degli attori locali. Infatti, non si tratta di un marchio commerciale in senso stretto. Piuttosto, secondo il Comune intende esprimere - con linguaggio visivo - il processo di cambiamento culturale, economico e sociale innestato dal progetto “Palazzo Vertemate Franchi in Valchiavenna: laboratorio di arti e mestieri”.
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