Cronaca / Valchiavenna
Martedì 05 Settembre 2017
Una comunità in lutto per “Gabba”
La morte di Gabriele Nesossi, 25 anni di Prata, ha scosso la Chiavennese, di cui era giovane dirigente. Il presidente Scordamaglia: «Era una colonna della società» - Gli amici: «Resterà nel cuore di tutti gli sportivi».
«Per noi era una colonna, in campo e fuori, al fianco dei giovani atleti, dei tecnici e dirigenti. Non basta dire che ci mancherà: sarà un vuoto molto, molto più grande». Ci sono un immenso dolore e tanta commozione a Chiavenna e nei paesi limitrofi per la scomparsa di Gabriele Nesossi, 25 anni, “Gabba“ per tutti, che ha perso la vita domenica sera dopo un incidente stradale. Alla guida della propria motocicletta Vespa, alle 19,30 si è scontrato con una Fiat Punto in via Bertacchi a Prata Camportaccio.
Lo scontro si è verificato a poche centinaia di metri dall’abitazione della famiglia Nesossi. I soccorsi sono stati rapidi, ma i sanitari provenienti dall’ospedale di Chiavenna e quelli dell’equipe dell’eliambulanza di Como non sono purtroppo riusciti a salvarlo. Nesossi, residente nella frazione di Tanno, lavorava da alcuni anni come idraulico in un’azienda di Samolaco. Da molto tempo era impegnato anche come dirigente nell’Unione sportiva Chiavennese, la storica società calcistica della città della Mera. Seguiva le iniziative delle formazioni giovanili, juniores e allievi, insieme ai tecnici.
«Se c’era lui a bordo campo non c’era motivo di preoccupazione – ricorda commosso Massimiliano Scordamaglia, presidente della società azzurra -. Era una certezza, “Gabba”, una vera e propria colonna della Chiavennese». Non c’è traccia di retorica nelle parole del presidente. Sono frasi che arrivano dritte dal cuore di tanti amici. «Da quando aveva iniziato a collaborare con noi era subito diventato un pilastro della società, non solo in termini pratici, ma anche nella creazione di un clima positivo». Spesso la collaborazione con lo staff di una società si trasforma in amicizia e con Gabriele Nesossi questo passaggio era stato inevitabile. «Era una persona benvoluta da tutti, con il suo sorriso e la sua voglia di esserci, anche per dare una mano in più rispetto al previsto». Ieri sono stati in molti a esprimere il proprio cordoglio alla famiglia.
«Ciao angioletto mio, proteggici da lassù», ha scritto la sorella in un messaggio su Facebook di fronte al quale non è stato facile, per molti trattenere le lacrime. Sotto la foto di Gabriele si leggono messaggi carichi di cordoglio e solidarietà. Proprio su Facebook, il giovane valchiavennasco aveva illustrato le proprie passioni. La Vespa è protagonista nella foto di copertina, alla quale si affiancano immagini legate alle attività svolte con gli amici e al pallone. Spesso con la divisa ufficiale dell’Unione sportiva Chiavennese.
Raggiunto telefonicamente mentre si trova lontano dalla Valchiavenna, il sindaco Davide Tarabini condivide il dolore della cittadinanza. «Tutta la comunità è vicina alla famiglia Nesossi, esprimo il cordoglio ai parenti, agli amici e ai conoscenti. Giovane lavoratore e attivo nel volontariato, lo ricorderemo anche per questo impegno». Per la Valchiavenna il 2017 è un anno terribile in termini di giovani vite spezzate sulle strade. A fine marzo, infatti, in uno scontro avvenuto a Samolaco sulla strada provinciale Trivulzia erano deceduti due ventenni.
La Chiavennese in mattinata ha consegnato ai familiari una maglia della società azzurra. Un simbolo della passione per il calcio di generazioni di chiavennaschi, motivo di amicizia, d’unione e d’orgoglio nei momenti più felici e, purtroppo, oggi anche nel giorno del dolore. Uno come “Gabba“, lo assicurano tanti amici con la divisa dell’Uesse, non verrà dimenticato, «resterà nel cuore degli amici sportivi dentro e fuori dal campo».
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