Un altro incendio
al Pian di Spagna
«Ora più controlli»

Dubino Le fiamme poco lontano dal centro Telespazio

Scoppia un nuovo incendio al Pian di Spagna. Sembra non esserci pace per la Riserva che si estende fra le province di Sondrio e Como nuovamente ferita nella sua parte a canneto. Dopo l’impressionante rogo divampato solamente la settimana scorsa in località Poncetta, ieri mattina, complice il forte vento che ha toccato anche punte di 90 chilometri orari, l’incendio si è alzato fra la vegetazione dell’area verde protetta a poca distanza dal centro Telespazio.

Presentata la denuncia

Una lingua di fuoco di un centinaio di metri che fortunatamente è stata circoscritta in fretta dai vigili del fuoco. Sul grande problema dei fuochi nella Riserva era già intervenuto duramente il presidente della Riserva Pian di Spagna, Roberto Vignarca parlando di «origine dolosa, intenzionale e delinquenziale per creare danni all’ambiente è palese».

Vignarca, come ci aveva anticipato, giovedì ha tenuto il primo degli incontri del tavolo tecnico voluto proprio per intervenire sul caso incendi, in particolare sul quello di venerdì scorso che ha devastato una buona parte del canneto nella zona nord dell’area protetta, circa 4-5 ettari di porzione, da una prima stima. Al tavolo i sindaci dei Comuni afferenti l’area della Riserva, i rappresentanti delle Comunità montane, il consiglio di gestione dell’ente Riserva, i carabinieri di Sondrio, i vigili del fuoco di Como, le polizie provinciali di Como e di Sondrio, i funzionari delle Prefetture, i carabinieri forestali di Gera Lario, Como, Morbegno, i Nuclei di antincendio boschivo, i rappresentanti delle Gev (Guardie volontarie ecologiche).

Presenti anche rappresentanti della categoria degli operatori agricoli e delle associazioni ambientaliste che fanno parte della comunità della Riserva. I carabinieri forestali,guidati dal colonnello Andrea Turco hanno presentato alla magistratura denuncia contro ignoti per l’incendio del 21 gennaio, alla quale seguiranno le relazioni della Riserva e dei comuni interessati sulla quantificazione dei danni prodotti al patrimonio naturale ed alle attività agricole presenti, nonché l’avvio delle procedure di legge per l’aggiornamento del catasto incendi.

Il tavolo operativo ha espresso piena condivisione sull’esigenza, già sottolineata dal sindaco di Dubino Emanuele Nonini del potenziamento del sistema di videosorveglianza, prevedendo«oltre alla postazione esistente al Sasso di Dascio, anche una telecamera nel primo tratto della Strada dei Cavalli, sul punto del Sasso Corbè, in Comune di Verceia che garantirebbe una completa video sorveglianza ad ampio spettro sulla parte confinante con il Lago di Mezzola».

«I roghi dolosi»

Più agenti e Gev al Pian di Spagna, e si mira alla costituzione di un gruppo di vigilanza volontaria. Occhi puntati anche sulla pulizia puntuale, oltre alla creazione di piste/corridoi tagliafuoco, e del mantenimento delle aree con sfalcio e tagli.

«Gli incendi dolosi vengono appiccati per bruciare la vegetazione erbacea e basso arbustiva e in concomitanza con condizioni di siccità della vegetazione, precipitazioni scarse, venti forti e persistenti si arreca maggiore danno ambientale - afferma Vignarca -. Che è evidente: gli alberi, il canneto sono il privilegiato sito di nidificazione, posatoio e rifugio temporaneo. Fortunatamente il rogo si è verificato in un periodo ancora non interessato dalla nidificazione degli uccelli.

Ma danni ci sono stati alla fauna minore, invertebrati, piccoli mammiferi, anfibi rettili».

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