Tragedie di Ferragosto. Due morti in montagna

Giornata segnata da due lutti, quella di Ferragosto, nella nostra provincia, oltre a una serie infinita di interventi effettuati da Areu, Corpo nazionale del soccorso alpino, Soccorso alpino della Guardia di finanza e Vigili del fuoco.

Il primo dispiegamento di forze si è reso necessario in Val Masino, sopra Cataeggio, ai 1500 metri dell’Alpe Taiada, dove si sono concentrate le ricerche di un cercatore di funghi di Brenna, in provincia di Como, ma da anni frequentatore di San Martino in Val Masino, che non era rientrato a casa. Dopo due ore e mezza di perlustrazione area, da parte di Elicomo, dalle 2 alle 4.30, e da terra, i soccorritori lo hanno individuato in un bosco scosceso dove era scivolato. Per lui, Stefano Camesasca, 56 anni, non c’è stato nulla da fare. La sua salma, dopo un recupero non facile da parte di Elibergamo, è stata ricomposto nella camera mortuaria dell’ospedale di Chiavenna dove si sta svolgendo la ricognizione cadaverica.

Sempre a Chiavenna, è stata ricomposta anche la salma di Samuele Guagnano, 26 anni, di Modena, lo sfortunato escursionista morto alle 6 di Ferragosto durante la salita al Pizzo Legnone, a Piantedo. Era con due amici quando, sulla Direttissima fra lo Scoggione e il Legnone, una via alpinistica di roccia piuttosto impegnativa, è stato raggiunto da un masso staccatosi proprio sopra e, colpito in pieno, è precipitato per un centinaio di metri, trovando la morte. Nulla ha potuto l’equipe sanitaria di Elicomo dirottata dalla Val Masino, dove si trovava per il cercatore di funghi morto, sul Legnone. Tutto il mondo dello scoutismo cattolico nazionale di cui Samuele era parte, è nel lutto, e si stringe ai famigliari e, in particolare, a mamma Roberta Vincini, presidente del Comitato nazionale Agesci (Associazione delle guide e scout cattolici italiani).
Elisabetta del Curto