Tracciolino: si allontana la riapertura

Un percorso per escursionisti e mountain bike che nel giro di pochi anni era diventato una mecca per gli appassionati, ma basta avvicinarsi in queste settimane per accorgersi dello stato disastroso del sentiero di mezzacosta che collega Valle dei Ratti e Valcodera

Si allontana decisamente la possibilità di vedere il Tracciolino riaperto nella prossima primavera. Basta salire lungo il percorso in queste settimane per accorgersi dello stato disastroso del percorso di mezzacosta che collega Valle dei Ratti e Valcodera.

Un percorso per escursionisti e mountain bike che nel giro di pochi anni era diventato una mecca per gli appassionati. Con le sue gallerie e i suoi binari la decauville attirava circa 10mila persone all’anno. Da tre anni ormai è, però, praticamente intransitabile. Soprattutto nel tratto che collega lo svincolo per San Giorgio a Codera il dissesto idrogeologico ha lasciato tracce pensatissime. Non solo nella valle del Revelaso, sicuramente lo scenario più critico con due frane che hanno travolto l’attraversamento della valle, prima quello in ferro e quindi quello a raso che l’ha sostituito, e un altro tratto di percorso.

Ora c’è anche la frana in Val Grande, risalente alla fine dello scorso inverno. Frana che, oltretutto, rende complicato pensare ad un by-pass utilizzando il vecchio sentiero che collega San Giorgio a Cola come alternativa. La frana, infatti, è tra Cii e Cola. Quindi già sul percorso del “vecchio” Tracciolino. Oltretutto attraversare la valle del Revelaso sul sentiero tra Cola e San Giorgio è decisamente complesso. La frana è arrivata anche lì e attualmente si passa camminando in bilico su un tronco e aggrappandosi ad una catena metallica sulla roccia. Non proprio il massimo per turisti non esperti come quelli che, in gran parte, percorrono il Tracciolino.

I lavori per rimettere in sesto il percorso, che a quel punto però diventerebbe comunque molto complicato per le mountain bike, sono in fase di progettazione. Una stima, forse un po’ ottimistica, parlava di interventi per un paio di centinaia di migliaia di euro. Che bisogna, peraltro, trovare. Pensare di riaprire per la prossima primavera è a questo punto utopistico. Un problema dal punto di vista turistico per le attività, ci sono quattro rifugi in Valcodera e un chiosco bar estivo a San Giorgio, poste in quota, ma anche un problema di spostamento tra le diverse località della vallata. In sicurezza attualmente non è possibile percorrere i sentieri che collegano le due sponde separate dalla valle del Revelaso.

Dal punto di vista economico una via d’uscita potrebbe arrivare dalle gare che la Regione ha indetto per il rinnovo delle concessioni idroelettriche. Si parla di un possibile inserimento di una clausola per la copertura parziale dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria del percorso da parte del concessionario.

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