Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 26 Giugno 2017
Tensostruttura, le spese previste
Si aspetta l’incontro sul progetto
Sagra dei Crotti a Chiavenna: ipotesi tendone con spazi espositivi e di vendita destinati ad artigiani, commercianti e agricoltori
Chiavenna e i commercianti della città sono divisi sulla sua opportunità, ma quanto costerà la tensostruttura, sempre che l’idea vada in porto, che il Comitato Sagra vorrebbe installare a Pratogiano durante la manifestazione eno-gastronomica di settembre per ospitarvi spazi espositivi e di vendita destinati a artigiani, commercianti e coltivatori diretti? Diecimila euro. Questa, euro più euro meno, la cifra di cui si parla.
Il costo dell’operazione dovrebbe essere coperto dal noleggio da parte delle imprese interessate, si parla di una quota di 100 euro più Iva. Per un totale di 5600 euro, visto che sono previsti 18 spazi ciascuno per ognuna delle tre categorie coinvolte. La parte restate sarà coperta direttamente dalle tre associazioni: Unione Artigiani, Unione Commercio e Coldiretti. Si parla di aziende della Valchiavenna, con una porta aperta – almeno questo è quanto specificato nella lettera inviata ai commercianti nei giorni scorsi dall’Unione Commercio, Turismo e Servizi della provincia di Sondrio – anche per aziende del territorio provinciale. Niente, insomma, a carico dei contribuenti, nemmeno indirettamente tramite gli enti locali.
Come già emerso il tendone dovrebbe essere decisamente grande. Si parla di 600 metri quadrati. All’interno di esso gli spazi “acquistabili” avranno una dimensione di circa 6 metri quadrati. Secondo quanto anticipato dal presidente dei commercianti Igor Micheroli nei prossimi giorni il Comitato Sagra, che ha scelto di adottare una politica super restrittiva dal punto di vista comunicativo limitandosi a comunicati stampa, dovrebbe convocare un’assemblea, non si sa se pubblica o riservata alle categorie, per spiegare ai singoli associati il senso della proposta.
«La “tensostruttura” è una proposta che arriva direttamente dal comitato organizzatore – ha spiegato nei giorni scorsi Micheroli - che vorrebbe unire sotto un unico tetto le tre realtà produttive della nostra valle, cioè Unione commercianti, Unione artigiani e Coldiretti. Questo per far crescere la sinergia tra le imprese e far conoscere hai visitatori della sagra le nostre peculiarità a 360 gradi».
E riguardo alle polemiche ha specificato: «Con il giusto dialogo non credo che si arriverà a uno scontro di posizioni, che generalmente portano a forti rotture e che non aiutano la crescita di Chiavenna e della sagra stessa. Mi auguro che questo sia uno spunto di riflessione per tutti noi, per far sì che Chiavenna e le sue ricchezze tornino allo splendore che si meritano».
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