
Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 27 Agosto 2015
Strade di montagna troppe regole e pass «Serve uniformare»
No al biglietto unico, ma sì, invece, alle macchinette automatiche: ecco l’obiettivo della Comunità montana. Ora in Valchiavenna per salire in alta quota passando dalle piste agro-silvo-pastorali ci vuole un ticket.
Chiavenna
O meglio, occorre un permesso specifico per ogni località montana e in alcuni casi bisogna ricorrere a più permessi per raggiungere una sola meta. Può essere acquistato da tutti gli automobilisti, indipendentemente dal Comune di residenza. I tagliandi nella maggior parte dei casi sono disponibili nei bar e nei negozi dei paesi e la vendita è gestita in sinergia dai consorzi e dai Comuni. Sono proprio gli enti locali - regione, provincia, comunità montana e comuni - insieme ai consorzi, a finanziare la costruzione di queste infrastrutture. Nella maggior parte dei casi si parla di piste agro-silvo-pastorali, ma in realtà sono finalizzate anche al turismo.
E proprio i turisti, di fronte alla presenza di regole, tariffe e punti di vendita quantomai variegati, restano spesso spiazzati. Ecco quindi la volontà, da parte dell’ente di via Lena Perpenti, di iniziare a uniformare il sistema e a rendere più agevole l’acquisto dei permessi. «Questo percorso era stato intrapreso anche in passato dalla Cm, poi purtroppo non era stato possibile portarlo a termine - spiega Francesco Gini , assessore alla Forestazione, viabilità e trasporti -. Siamo decisi a riportare questo obiettivo al centro dell’attenzione. Ci sono molte differenze sia nei prezzi, sia nelle modalità di gestione del servizio per le diverse località montane. Una parte può scomparire».
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