Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 05 Febbraio 2016
Strade deserte, poche auto, casse vuote
«A Madesimo calo di un terzo dei turisti»
Malgrado gli sforzi per garantire l’apertura delle piste, la diminuzione è evidente. Baristi, panettieri, residenti ammettono il crollo, chiedendo di potenziare l’offerta in altri periodi.
Meno trenta. Non è la temperatura, naturalmente. È la stima della differenza percentuale di presenze registrata da un anno all’altro a Madesimo.
Le vie del paese dal lunedì al venerdì in molte ore della giornata sono deserte. Le condizioni della neve non sono quelle dei periodi d’oro, ma lo staff di Ski area garantisce l’apertura della maggior parte delle piste – ieri sette su tredici secondo il sito della società – e gli sciatori presenti possono essere soddisfatti. Però non sono molti.
Milone Pinoli gestisce il bar Centrale, situato in una posizione strategica. Il suo bancone è un osservatorio privilegiato sulla situazione del paese.
«Quasi un terzo della clientela manca da Madesimo rispetto allo scorso anno – spiega il barista -. Credo che il messaggio sia chiaro: bisogna concentrare l’attenzione sui momenti segnati da presenze limitate, non soltanto sulle vacanze di Natale e Pasqua». Anche nel resto del territorio comunale l’assenza di auto fuori dai parcheggi e la mancanza di code nell’orario del rientro, anche le casse dei negozi parlano chiaro. Gli incassi sono molto limitati.
«Spesso durante la settimana sono limitati a poche decine di euro, poi nei weekend si sale ad alcune centinaia – aggiunge Simone Curti, panettiere e consigliere di minoranza -. Purtroppo rispetto agli anni scorsi la differenza è nettissima. Credo che una prima soluzione consista nella ricerca di elementi capaci di potenziare l’offerta turistica nei periodi che tradizionalmente non sono di punta».
Il sindaco Franco Masanti è consapevole delle difficoltà che si riscontrano in quest’inverno con poca neve. «Per differenziare l’offerta, a livello di proposte dobbiamo contare su una struttura come il polifunzionale, utile sia in inverno che nella bella stagione – spiega il primo cittadino -. Riteniamo che possa essere un fiore all’occhiello non soltanto per Madesimo, ma per il resto della valle, considerati gli eventi che potremmo proporre con benefici per tutto il comprensorio».
Visto che la montagna, anche quella a rischio spopolamento, spesso diventa – secondo gli amministratori - un bancomat per lo Stato che si riprende circa la metà dei fondi – 2,9 milioni di euro - dell’Imu sulle seconde case, si punta su piani dedicati proprio alla periferia.
«Per questa ragione abbiamo chiesto di inserirlo nei piani della strategia delle Aree interne: il progetto è pronto e ci permetterebbe di essere competitivi nei confronti di altre località turistiche», aggiunge Masanti. Non ci si dimentica della questione dei due alberghi chiusi – i lavori non sono ultimati - con circa 500 posti in meno su un totale attuale di circa mille. «Siamo fiduciosi e continuiamo a fare la nostra parte anche su questo fronte».
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