Cronaca / Valchiavenna
Sabato 11 Marzo 2017
Sono 1.341 i soccorsi effettuati dalla polizia di Stato sulle piste da sci
Inoltre le statistiche parlano di un solo 56% degli amanti del fuoripista che si avventurano muniti di artva e, tra questi, di un minimo 17% che sa usare correttamente l’attrezzatura.
Sono 1.341 i soccorsi effettuati dalla polizia di Stato sulle piste nel corso della stagione sciistica in corso nei comprensori di Aprica, Madesimo, Chiesa in Valmalenco, Bormio e Livigno. I dati, rilevati alla fine di febbraio, indicano nella ski area di Bormio la realtà con il maggior numero di interventi di soccorso, 379 contro i 287 di Chiesa in Valmalenco ed i 283 di Madesimo. L’elisoccorso, complessivamente, si è alzato in volo 65 volte e le persone decedute sono state complessivamente tre, due delle quali colte da malore. Numeri che magari possono impressionare ma che devono essere però letti dando uno sguardo all’afflusso della ski area. Quella di Bormio, per esempio, ogni anno rileva una media di «400.000 primi ingressi – ha evidenziato il direttore della ski area Pasquale Canclini - cioè un numero pari a cinque volte lo stadio di San Siro pieno. Contando il numero medio di risalite ammontano ad 8 milioni gli spostamenti lungo la ski area».
Da qui si deduce che la percentuale di incidenti sulle piste è davvero bassa, al di sotto dello 0,1%. Diverso il caso delle valanghe legate, nella maggior parte dei casi, al fuoripista: in questo caso ogni 100 incidenti le statistiche parlano di 45 morti mentre, per incidenti stradali, su 100 episodi i morti sono mediamente 18. Per questo è indispensabile porre in essere tutti gli accorgimenti del caso per uscite in sicurezza ma, purtroppo, le statistiche parlano di un solo 56% degli amanti del fuoripista che si avventurano muniti di artva e, tra questi, di un minimo 17% che sa usare correttamente l’attrezzatura. n
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