Sondrio arena: approvato il progetto esecutivo, ma resterà nel cassetto

La Sondrio arena non si farà. Non per il momento perché «oggi non sussistono le condizioni per proseguire con la sua realizzazione».

E’ l’assessore comunale allo Sport di Sondrio Michele Diasio a comunicare lo stop all’iter del progetto cavallo di battaglia della campagna elettorale del 2018 della coalizione che portò per la prima volta a palazzo pretorio Marco Scaramellini e che negli anni ha fatto tanto discutere in città e soprattutto in consiglio comunale dove le minoranze si sono sempre dette contrarie.

L’annuncio arriva insieme all’approvazione del progetto esecutivo della struttura che nelle intenzioni avrebbe dovuto ospitare gli sport del ghiaccio e dell’arrampicata sportiva, ma anche eventi e concerti. Il via libera della giunta al piano aveva fatto pensare ad un’accelerazione della realizzazione. Tutt’altro.

«Con l’approvazione dell’esecutivo - spiega Diasio - il Comune di Sondrio ha completato l’iter avviato nel 2020, dopo aver ottenuto un contributo di quasi un milione di euro dalla Struttura di InvestItalia della presidenza del consiglio dei ministri, nell’ambito dell’avviso pubblico “Italia City Branding 2020”. Si tratta quindi di un passaggio dovuto, meramente tecnico, per la liquidazione della somma».

Nonostante il parere favorevole del Coni, arrivato dopo quelli positivi delle Federazioni sportive interessate, ovvero dalla Federazione italiana sport del ghiaccio e dalla Federazione arrampicata sportiva italiana, dunque l’amministrazione Scaramellini ha deciso di fermarsi.

«Teniamo molto a questo progetto e lo reputiamo strategico per lo sviluppo della città - spiega Diasio -, ma, come abbiamo sempre sostenuto, procederemo soltanto in presenza di due condizioni essenziali: la disponibilità della dotazione finanziaria, pari a 32 milioni di euro, e la sostenibilità economica, nel medio e nel lungo periodo. È una decisione che assumeremo soltanto disponendo di garanzie sotto questi punti di vista».

Condizioni da sempre poste come necessarie e sufficienti. Anche quando solo qualche mese fa, una delegazione sondriese capeggiata dal sindaco e dall’assessore allo Sport era andata in visita a Brunico, realtà alpina di 17mila abitanti, dove c’è l’Intercable Arena Brunico, arena multifunzionale con focus sugli sport del ghiaccio (hockey, pattinaggio, curling, ma anche broomball, sledge hockey o short track) inaugurata nel 2021. Una struttura, casa della squadra dell’HC Val Pusteria di hockey, con una varietà di usi diversi proprio come nelle intenzioni la Sondrio arena. Per avere maggiori elementi di riflessione, la delegazione aveva parlato con i progettisti, i gestori e i tecnici dell’Arena, che ha uno sponsor che le dà il nome, e una capienza di 3.100 posti, mentre la struttura sondriese, sarebbe dovuta arrivare ad ospitare un massimo di 1.700 spettatori. Così, comunque, prevede il progetto approvato.

«Sarà una scelta meditata e ponderata - aggiunge l’assessore Diasio -, anche se riteniamo che Sondrio debba avere una struttura polifunzionale per ospitare eventi sportivi e allenamenti per le discipline su ghiaccio e per l’arrampicata, che sono in grande ascesa, ma anche congressi e concerti di artisti di livello nazionale e internazionale, per i quali, al momento non disponiamo di sedi con la capienza necessaria. Del resto, in provincia di Sondrio sia Bormio che Chiavenna possono contare su strutture polifunzionali e se si esce dalla valle gli esempi sono numerosi nelle località dell’arco alpino, mentre la città capoluogo ne è sprovvista. La Sondrio arena potrebbe rappresentare il mezzo per aprirci all’esterno, per generare sviluppo e per offrire opportunità ai nostri giovani: questi sono gli aspetti che rendono il progetto strategico per la città. Ne rimaniamo convinti. Al momento, però, non sussistono le condizioni per proseguire con la realizzazione».

E dunque, il progetto esecutivo rimarrà nel cassetto.

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