Sondrio, al liceo sportivo non c’è posto per tutti

Scelto da 111 alunni di terza media a Sondrio e Chiavenna, ma ogni istituto può formare solo una prima classe Serve una deroga del ministero per cambiare la situazione. Al momento sono 55 i ragazzi che non possono iscriversi

Piace tanto il liceo sportivo, ma al momento non c’è posto per tutti. Indubbiamente è un indirizzo dello scientifico che gode di ampi consensi tra gli adolescenti valtellinesi.

Lo hanno testimoniato i dati delle iscrizioni: sul territorio provinciale è stato scelto da 111 alunni di terza media, di cui 43 al Da Vinci di Chiavenna e 68 al polo liceale “Città di Sondrio, unici due istituti superiori in cui è attivo questo indirizzo del liceo scientifico. Numeri importanti, in assoluto i più alti in percentuale a livello lombardo - 6,76% sul nostro territorio, contro la media regionale dell’1,6% -, che rischiano però di non trovare concretezza. Praticamente la metà di questi ragazzi e ragazze potrebbe non vedere realizzarsi il sogno.

Ed è presto spiegato il perché e non dipende dai presidi. Come nel recente passato, sin dalla nascita di questo indirizzo dieci anni or sono, il ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim) nella circolare per le iscrizioni ha ribadito che sarà autorizzata una sola classe prima dello sportivo per istituto. Ossia una al Da Vinci e una al polo liceale, nella sua sede del Donegani. Facendo due rapidi calcoli, ipotizzando 27-28 alunni per ogni futura classe prima, significa che per 55 adolescenti il posto non c’è, una quindicina a Chiavenna e una quarantina nel capoluogo. Per loro non resta, almeno per ora, che ripiegare su altri indirizzi liceali o su altri istituti superiori. A quanto pare nell’istituto valchiavennasco si è già provveduto a reindirizzare alcuni iscritti.

Ma anche al polo liceale, nella sede del Donegani, ci si è mossi in tal senso. Nel pomeriggio di mercoledì la dirigente Giovanna Bruno ha incontrato poco meno di una quarantina di famiglie. Cioè quelli degli iscritti che se le cose restano così come adesso non possono essere accolti, invitandoli a rivalutare la seconda scelta espressa all’atto dell’iscrizione. Solo una deroga che dovrebbe però arrivare dal ministero potrebbe risolvere l’impasse. Cosa non di routine, ma non da escludere, visto che è già successa.

Esattamente al Donegani nel 2019-2020, cinque anni fa, quando alla luce dell’alto numero di richieste (erano 40, non 68 come in quest’anno record), a organici già definiti, ad aprile arrivò il via libera dal ministero per la formazione di due prime classi. Che poi in realtà sono le due quinte classi dello sportivo che attualmente si stanno avvicinando mese dopo mese all’esame di Stato del prossimo giugno.

Ci si può chiedere in che modo al polo liceale hanno selezionato i 29 ammessi nella futura classe prima, graduatoria resa nota dal Donegani a inizio settimana. Semplicemente applicando i criteri deliberati dal Consiglio d’istituto e resi noti alle famiglie molto prima delle iscrizioni, tra cui la media dei voti nella secondaria di primo grado, oltre che in educazione motoria, in materie come italiano, scienze e matematica.

Anche perché lo sportivo è pur sempre uno scientifico. Non è più semplice. Ci sono diverse ore di attività motoria e non c’è il latino, vero, ma le materie scientifiche ci sono tutte. Negli ultimi tre anni, inoltre, si studiano anche economia e diritto dello sport.

Quali gli orizzonti professionali? Si va dal cronista sportivo al medico o all’organizzatore di eventi. Per arrivare a questi, però, è indispensabile proseguire gli studi all’università.

© RIPRODUZIONE RISERVATA