Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 20 Giugno 2018
Selfie sulla frana a dispetto del rischio
I carabinieri intervengono a Gallivaggio
San Giacomo Filippo, alcuni turisti non hanno resistito e si sono fermati al santuario. Il sindaco di Madesimo: «Un comportamento da incoscienti visto il pericolo che incombe».
La strada riaperta dalle 5 alle 21,30 nel weekend ha fatto tutti contenti: i residenti della Valle Spluga e i turisti. Ma fra le migliaia di persone transitate da Gallivaggio nel fine settimana non sono mancati automobilisti e motociclisti decisamente irresponsabili. Vari gruppi, alcuni di italiani e altri composti da stranieri, si sono infatti fermati a Gallivaggio per scattare fotografie nel borgo minacciato - e in almeno tre occasioni negli ultimi mesi colpito - dalla frana.
Mentre la maggior parte degli automobilisti e dei motociclisti, dal ponte alla zona del Castagneto, procedono con rapidità in modo da trascorrere meno tempo possibile nella zona situata sotto la parete, loro hanno deciso di fare una sosta.
Hanno parcheggiato i propri mezzi nel piazzale che, fino al 12 di aprile, veniva utilizzato dai pellegrini e dai clienti del ristoro sotto la scala che conduce al santuario. Poi hanno iniziato a scattare fotografie al paesaggio e secondo quanto riferito da alcuni testimoni che li hanno notati, persino dei selfie nella zona devastata dallo smottamento del 29 maggio.
Le indicazioni di pericolo nella zona, secondo quanto comunicato dalle autorità, sono inferiori a quelle delle scorse settimane. Ma fino a quando i lavori di messa in sicurezza della parete alta 400 metri non saranno completati, non sarà opportuno trascorrere del tempo in quell’area, soprattutto sopra la statale. Fermarsi per un giro turistico, magari dopo aver guardato le immagini della frana circolate sul web in tutto il mondo, è decisamente inopportuno. Per questa ragione c’è un’ordinanza che impedisce la sosta in quel punto e sono state posizionati dei nastri che indicano i limiti da non superare. «Purtroppo c’è chi si ferma, incurante dei pericoli - sottolinea il sindaco di Madesimo Franco Masanti -. Appena siamo venuti a conoscenza di questa situazione abbiamo chiesto il supporto dei carabinieri della stazione di Campodolcino per allontanare tutte quelle persone. Questo è un comportamento da incoscienti».
I militari guidati dal comandante Marco Romoli si sono recati immediatamente sul posto. In vari momenti hanno trovato un totale di quattro gruppi, con dieci persone. I turisti sono stati identificati e immediatamente allontanati. Hanno cercato di scusarsi spiegando di non avere compreso le indicazioni riportate sui cartelli, anche se la loro risposta è apparsa ben poco credibile. Non sono stati denunciati.
Questo comportamento segue, a poche settimane di distanza, la presenza nell’area del santuario e della casa parrocchiale di alcune persone che hanno fotografato gli edifici distrutti da un grosso masso precipitato addirittura prima della frana da diecimila metri cubi. Un comportamento che ha reso necessarie le indagini delle forze dell’ordine per risalire all’identità dell’autore degli scatti.
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