Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 03 Marzo 2021
Seconde case vietate ai comaschi
Lario da oggi arancione rinforzato
Il divieto Fino a 400 euro di multa per chi non rispettale norme anti Covid dell’ultimo Dpcm
Da oggi la provincia di Como è zona arancione “rinforzato”, un regime di più severe restrizioni alla libertà di movimento che impedirà ai suoi abitanti, da sempre affezionati frequentatori della Valtellina e della Valchiavenna, di sconfinare fuori provincia e di raggiungere le seconde case.
In particolare quelle di cui sono proprietari o affittuari proprio qui da noi: i comaschi, con brianzoli, lecchesi e milanesi, detengono la maggior parte delle abitazioni nelle località di vacanza: a Madesimo e Campodolcino in Vallespluga, a Chiesa, Lanzada e Caspoggio in Valmalenco, o all’Aprica, per finire nei Comuni dell’Alta Valle, Bormio su tutti.
Ma a differenza di tutti gli altri lombardi che si trovano in zona arancione (come i lecchesi e i brianzoli, a cui è permesso raggiungere le seconde case), i lariani dovranno rimanere confinati all’interno della loro provincia. L’ultimo Dpcm infatti stabilisce che nelle zone arancioni “rinforzate” è vietato anche raggiungere le seconde case di proprietà, ovunque esse si trovino, salvo situazioni di assoluta necessità che sono comunque da autocertificare. La multa per il mancato rispetto delle regole anti Covid è pari a 400 euro (si riduce del 30% se pagata entro cinque giorni). In caso di falsa dichiarazione (i controlli sulle autocertificazioni vengono fatti a posteriori) scatta anche la denuncia penale.
Chi si trova nella nostra provincia e voglia fare ritorno a casa, può sempre farlo: sono sempre consentiti infatti gli spostamenti per il rientro alla propria residenza, al domicilio o all’abitazione (il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità, quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante l’anno).
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