Scaramellini, sindaco di Sondrio, eletto alla guida della Conferenza dei sindaci

Si tratta dell’organismo rappresentativo dei primi cittadini dei 93 Comuni del territorio di Asst Valtellina e Alto Lario. Scaramellini succede a Massimiliano Franchetti.

Marco Scaramellini, sindaco di Sondrio, torna alla guida della Conferenza dei sindaci, l’organismo rappresentativo dei primi cittadini dei 93 Comuni del territorio di Asst Valtellina e Alto Lario, che funge da anello di congiunzione fra le istanze della cittadinanza e le agenzie di tutela e promozione della salute, Ats della Montagna e Asst Valtellina e Alto Lario.

Ebbene, nella seduta di oggi pomeriggio, tenutasi nella sala consiliare della Provincia, a Sondrio, si è proceduto al rinnovo dei vertici della Conferenza, atto dovuto dal momento che il presidente uscente, Massimiliano Franchetti, non è più sindaco di Castione Andevenno, non avendo partecipato all’ultima competizione elettorale, così come Franco Spada non è più sindaco di Tirano. Spada sedeva nel Consiglio di rappresentanza dei sindaci sulla sanità, altro organismo cardine, composto dal presidente della Conferenza dei sindaci, dal suo vice, Roberto Scaramellini, delegato del Comune di Chiavenna, e da tre membri sindaci o loro delegati rappresentativi degli ambiti distrettuali e, al posto dell’ex sindaco di Tirano, ora, nel Consiglio è stata eletta Annamaria Saligari, primo cittadino di Lovero, da sempre in prima fila in difesa della sanità di montagna e del diritto alla salute della cittadinanza.

A rilanciare la candidatura di Scaramellini, già presidente della Conferenza dei sindaci prima dell’era Franchetti, è stato Patrizio Del Nero, sindaco di Morbegno, che ha ringraziato il presidente uscente Franchetti ed ha indicato nel sindaco di Sondrio il suo successore «la figura più rappresentativa», ha detto, auspicando una convergenza sul suo nome da parte della Conferenza che si è, nei fatti, verificata, perché si sono espressi per Scaramellini i sindaci o loro delegati in rappresentanza di 149.319 abitanti sui 195.005 che fanno capo ai 93 Comuni di Valtellina, Valchiavenna ed Alto Lario.

Ci sono state delle schede bianche, e non erano presenti i delegati di alcuni Comuni, tuttavia, pochi rispetto al totale. Nulla a che vedere con la penultima Conferenza dei sindaci in cui i Comuni rappresentati non erano più di una trentina. Una plenaria, insomma, che depone per una possibile svolta nella gestione della partita durissima della tutela della sanità di montagna. «La materia è complessa - ha detto Marco Scaramellini - e i sindaci hanno competenze limitate nella sanità, ma questa assemblea può avere un ruolo propositivo, in affiancamento alle istituzioni deputate, ed essere da stimolo per le decisioni che verranno assunte da Regione Lombardia».

Presente in quel consesso anche Monica Fumagalli, direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario, la quale si è rivolta ai sindaci chiedendo loro «di cercare di fare squadra - ha detto -, di sforzarvi di capire le esigenze di tutto il territorio, nell’interesse dei cittadini, affinché non ci siano squilibri». Sempre Fumagalli ha presentato brevemente gli interventi svolti, sia rispetto al reclutamento del personale sia sul fronte degli investimenti. Ha riferito degli accordi quadro con l’Asst Niguarda, con il Gaetano Pini, con l’università Milano-Bicocca e si è soffermata sull’ampliamento dell’ospedale di Sondrio per il quale sono stati appostati 70 milioni di euro da Regione Lombardia che potrebbero diventare 120. Ha ricordato che lo scorso 17 giugno è stato aperto l’ospedale di comunità di Morbegno e che si lavora per rendere operativi quelli di Tirano, Sondalo e Dongo e le Case di comunità di Morbegno, Tirano e Dongo. Con il Morelli, è stato ricordato, destinato a diventare ospedale di riferimento dell’evento olimpico di Milano-Cortina. Ricordiamo, infine, che nel Consiglio di rappresentanza dei sindaci, Saligari affianca Luisa Fiorini, consigliere comunale a Traona, e Ilaria Peraldini, riconfermata sindaco a Sondalo.

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