Cronaca / Valchiavenna
Martedì 04 Luglio 2017
Sanità, dopo la denuncia
l’affondo della minoranza
Chiavenna: il gruppo consiliare di Lucia Del Giorgio attacca Della Bitta “reo” di essersi appiattito sulla Regione.
Il Comune di Chiavenna scrive alla Regione per chiedere garanzie sull’ospedale e la minoranza attacca: «Della Bitta decida se tutelare il territorio o cambiare idea per logiche politiche». Lucia Del Giorgio dai banchi dell’opposizione critica l’atteggiamento del primo cittadino dopo il nuovo allarme sul presidio di via della Cereria. I problemi messi in luce dal sindaco, che si è rivolto alla Regione e alla direzione dell’Asst insieme a Patrizia Pilatti dell’assemblea distrettuale, riguardano vari reparti e servizi: ortopedia, punto nascite, sale operatorie e poliambulatori. Senza dimenticare il pronto soccorso.
«Le parole di Della Bitta lasciano esterrefatti – spiega Lucia Del Giorgio -. Nei mesi precedenti abbiamo assistito a varie esaltazioni dell’operato della giunta Maroni in materia di sanità e infatti il governatore lombardo è stato accolto con tutti gli onori all’inaugurazione del pronto soccorso. Nonostante le preoccupazioni diffuse, soprattutto per il reparto di maternità, ma non solo, sono state sempre date garanzie sulla stabilità del nostro ospedale».
La realtà, invece, secondo l’opposizione è ben diversa. Di sanità di montagna si parla infatti da decenni, ma secondo Lucia Del Giorgio le novità sono tutt’altro che positive. «Mai una parola contro una riforma sanitaria regionale che, fin dall’inizio, rispetto alle zone di montagna, lasciava intravedere numerose criticità, a partire dai confini geografici scelti per l’Ats e l’Asst, con conseguente dirottamento verso diversi ospedali e disagi per pazienti e familiari, fino al rischio di depauperamento della sanità pubblica a favore di soggetti privati. Le problematiche elencate sono quindi note da tempo e a queste si aggiungono poi le perplessità sulla nuova organizzazione del pronto intervento e delle ambulanze e la mancanza di pediatri».
La minoranza si sofferma anche sul ruolo del primo cittadino. «Della Bitta nella sua doppia veste di sindaco e presidente della Provincia deve decidere se tutelare seriamente gli interessi del nostro territorio e del nostro ospedale o continuare cambiare atteggiamento sulla base di logiche strettamente politiche».
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