Cronaca / Valchiavenna
Sabato 30 Maggio 2020
Rsa, pochi contagi
Incontri con parenti
dietro uno schermo
ChiavennaSolo 7 ospiti ancora «debolmente positivi» Il direttore Boffi: «Mezz’ora al giorno senza contatti»
Chiavenna
Prove di riavvicinamento in corso fra gli ospiti della casa di riposo “Citta di Chiavenna” e i loro parenti. Risalgono a giovedì i primissimi approcci fra gli anziani ricoverati nella Rsa e i loro famigliari, dopo mesi di distacco dovuto all’emergenza covid. Si tratta di incontri di mezz’ora, divisi da uno schermo trasparente, che avvengono, su prenotazione, agli ingressi della struttura.
Dal 24 febbraio scorso, infatti, la Rsa è off-limits a persone esterne che non siano operatori sanitari. Congiunti e volontari sono stati tenuti a distanza di sicurezza, da subito, per evitare la diffusione del contagio da coronavirus, che, in realtà, non ha potuto essere scongiurato.
Tant’è che sono 96 gli ospiti attuali della casa di riposo contro i 119 del 23 febbraio scorso. Non tutti sono mancati per covid, ma il virus ha fatto non pochi danni, se si solo si ricorda che sono due i decessi covid conclamati e 14 quelli sospetti, avvenuti prima del 6 aprile, data in cui è stata liberalizzata l’analisi del tampone. Dopo questa data altre tre persone sono mancate, di cui due risultate positive al covid.
«Ora l’allarme è rientrato, anche se non siamo ancora fuori dal guado e ogni cautela è d’obbligo - precisa Gianfranco Boffi, direttore della Rsa -. Tuttavia è un fatto che il contagio rientra di giorno in giorno tant’è che, a martedì scorso, quando è stato effettuato l’ultimo giro di tamponi per accertare la guarigione definitiva dei nostri ospiti, ne avevamo solo sette ancora debolmente positivi e asintomatici. Lo stesso dicasi per gli operatori sanitari, dato che sono solo due i debolmente positivi, attualmente al loro domicilio»
«I famigliari devono indossare la mascherina - dicono dalla direzione - e non possono entrare in contatto diretto col parente, nel senso di abbracciarlo o toccarlo. Fra loro e il congiunto c’è uno schermo trasparente protettivo attraverso il quale si vedono e si parlano. Poco, ma, tuttavia, è un inizio».
Un piccolo segnale di normalità, che, ovviamente, piace molto agli ospiti.
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