Cronaca / Valchiavenna
Domenica 05 Maggio 2019
Proposte dei candidati sulla questione Falck. Delusione nel comitato
Novate verso il voto. La vicenda oggetto di dibattito ormai da trent’anni fa discutere in campagna elettorale. Non convincono il direttivo le idee dei due pretendenti.
Irrompe la questione Falck nella campagna elettorale per Novate Mezzola. La questione dell’ex stabilimento siderurgico e delle relative discariche è oggetto di dibattito da 30 anni. Negativo il giudizio del direttivo del Comitato Salute Ambiente Valli Lago di Novate Mezzola, che da anni si batte contro il progetto di Parco Minerario del San Fedelino e per la bonifica dell’area inquinata, sui programmi presentati dai due contendenti la carica di sindaco. Le proposte di Daniele Tavasci e Pierangelo Nonini non convincono: «Notiamo con disappunto la superficialità con cui è stata trattata la problematica area Falck da entrambi gli schieramenti. Dopo 5 anni di ricerca di verità e giustizia ci saremmo aspettati una presa di posizione forte e chiara».
Così, secondo il comitato, non è: «Quello che leggiamo fra le righe è lassismo in un caso e nell’altro il riprendere posizioni superate, proporre che vengano svolte attività sull’area, senza mettere come paletto indispensabile la bonifica, ma a fronte di un fantomatico controllo della situazione». Non solo. Il comitato sottolinea come nelle liste ci siano aderenti allo stesso e ad altre associazioni affini. «Si tratta di scelte personali, non concordate. Non sosteniamo nessuna delle due liste, proprio perché non ci troviamo in linea con i programmi», conclude il comitato invitando i candidati al confronto dopo il 26 maggio.
Nel programma di Uniti per Novate, lista di supporto alla candidatura di Daniele Tavasci, per il passato si propone che l’amministrazione sia di stimolo affinché i controlli sui livelli di inquinamento siano costantemente monitorati e resi pubblici. Secondo punto, la pretesa che lo stato di messa in sicurezza delle aree inquinate eseguito negli scorsi anni non subisca danni e lesioni. Poi c’è il futuro. Quindi il progetto di Parco Minerario, attualmente in fase di stallo: «Acconsentiremo a un uso dell’area anche per eventuali attività solo se tali saranno compatibili con l’ambiente e non pregiudichino l’ipotesi di una futura bonifica qualora se ne configurasse l’opportunità».
Sull’altro fronte, Noi Per Novate e Pierangelo Nonini dedicano all’area un solo passaggio: «Particolare attenzione sarà rivolta a un continuo monitoraggio sull’area Falck e sugli immissari del lago. Il nostro gruppo seguirà con attenzione l’evoluzione del contenzioso relativo all’area». Quello in corso, con ricorso al Tar, tra la società Novate Mineraria e la Comunità montana della Valchiavenna.
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