Cronaca / Valchiavenna
Sabato 09 Luglio 2016
Pratogiano, montano proteste e costi
«Ben vengano le critiche ma non on line»
Chiavenna: il quadro economico (384mila euro) non contempla la posa delle attrezzature ludiche. L’assessore Trussoni: «Sui lavori faremo economie e riusciremo a finanziare il progetto».
Il parco giochi inclusivo, cioè accessibile anche ai disabili, è nel progetto preliminare riguardante la riqualificazione “Smart” di Pratogiano, ma non nel quadro economico dello stesso intervento. Una lettura attenta della documentazione disponibile sul sito internet del comune di Chiavenna mostra come i 384 mila euro previsti per l’intervento non basteranno per completare tutto.
Non comprendono, infatti, la posa dei giochi. È la stessa relazione illustrativa a chiarire il punto, su uno degli aspetti maggiormente controversi dell’intero intervento insieme al paventato taglio delle secolari piante che caratterizzano il parco cittadino. L’area giochi sembra piacere pochissimo alla popolazione, almeno a giudicare dai pareri che circolano, ma per il momento è solo un disegno sulla carta.
Lo conferma lo stesso vicesindaco Davide Trussoni: «Le opere previste dal progetto non riguardano la posa dei giochi inclusivi, che andranno progettati in dettagli e finanziati a parte». Il costo, quindi, crescerà. Di quanto non si sa visto che manca, appunto, il piano di dettaglio. Una cifra ipotizzabile potrebbe essere una ventina di migliaia di euro.
«Il progetto preliminare – spiega – fornisce solo un’indicazione di massima e non una progettazione dettagliata del parco giochi all’interno di Pratogiano. Per quanto riguarda i soldi abbiamo già un accordo con la onlus “Il Mondo che Vorrei”, disponibile a mettere fondi provenienti da una loro raccolta di contributi. La parte restante contiamo di ottenerla da economie sul progetto principale. Teniamo conto che la pavimentazione prevista dal prospetto preliminare, decisamente costosa, non sarà realizzata per tutta quell’area, ma solo per la parte dove saranno effettivamente installati i giochi».
L’altra questione è quella del taglio piante, contestatissimo: «Abbiamo detto chiaramente che prima dovrà essere effettuato uno studio sulla salute degli alberi aggiornato rispetto a quello del 2012. Con quello valuteremo se ci sono esemplari che creano potenziali rischi a breve termine. In quel caso procederemo a tagli e ripiantumazioni con esemplari già di 6-8 metri di altezza. Vogliamo evitare di trovarci nella situazione, fra qualche anno, di un crollo senza avere poi le risorse a disposizione per la ripiantumazione. A quel punto sì che la pianta sarebbe persa per sempre. Gran parte dell’allarme è determinato da quello che i cittadini vedono sulla planimetria, che è puramente indicativo e può trarre in inganno».
Rimane aperta la possibilità di presentare osservazioni, fino al 29 luglio. «Utilizzando i canali giusti – conclude Trussoni - . Ben vengano le proposte sui social network, ma i cittadini devono usare la mail o i moduli che abbiamo messo a disposizione». n
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