Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 11 Febbraio 2016
«Pioggia di milioni di euro in Valle
Utilizziamoli per la bonifica ex Falck»
Dal comitato popolare di Novate la proposta (ironica) di dirottare le risorse di Aree interne. Secca la replica di Della Bitta: «Quei fondi non si toccano e poi non basterebbero neppure».
Soldi del progetto Aree Interne per risolvere problemi di inquinamento ambientale? Li chiede il Comitato Salute Ambiente Valli e Lago, da mesi impegnato contro il progetto di Parco Minerario del San Fedelino e per ottenere la bonifica integrale dell’area contaminata, da cromo esavalente, dell’ex stabilimento siderurgico Falck di Novate Mezzola e Samolaco.
In un ironico post sulla pagina Facebook del gruppo, il comitato fa riferimento alla notizia di lunedì scorso con la quale la Regione Lombardia annunciava il via libera al finanziamento europeo di 26 milioni di euro per i territorio di Valchiavenna e Alta Valtellina: «Soldi, risorse pubbliche, priorità. Non sia mai che venga avanzato qualcosa per rimediare alla situazione di inquinamento diffuso in cui versa la Valle, non solo Novate Mezzola e Samolaco».
Aggiungendo un «progetti top secret» come commento al fatto che di come saranno utilizzati questi fondi al momento non si sa moltissimo. Almeno non ufficialmente.
Ma sono utilizzabili i fondi del progetto Aree Interne, che individua la Valchiavenna come area pilota sulla quale dirottare fondi europei per ridurre il gap con altre zone territorialmente meno svantaggiate, per progetti di recupero ambientale? No, secondo il presidente della Provincia di Sondrio, e referente per la Comunità Montana Valchiavenna nel seguire l’intera partita avviata ormai quasi tre anni fa, Luca Della Bitta: «I fondi del progetto Aree Interne – spiega – non sono, purtroppo, utilizzabili dai territori a proprio piacimento, essendo vincolati a destinazioni ben precise all’interno delle quali avviare progetti. Non credo, infine, che sarebbero sufficienti per affrontare un’opera come la bonifica dell’area ex Falck».
Sulla quantità di denaro necessaria per bonificare l’ex stabilimento e la discarica del Giumello, tra l’altro, non c’è nessuna certezza. L’unico studio di massima della Regione Lombardia risale a molti anni fa e indicava una cifra, 14 milioni di euro, che sicuramente può essere utile solo per capire gli ordini di grandezza.
Sul destino dell’area ex Falck, infine, va ricordato che il comitato in collaborazione con Legambiente, associazione Amici della Valcodera e Medicina Democratica ha organizzato l’incontro pubblico “Ex Area Falck e Noi”, in programma venerdì 12 febbraio alle 20,30 nella sala assemblee del Credito Valtellinese a Chiavenna.
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