Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 16 Febbraio 2018
Piante sradicate e un vaso spaccato
Vandalismi in centro a Chiavenna
Le telecamere non potranno essere utili a rintracciare gli autori, forse un gruppo di ragazzini. Frenquelli: «Su via Bossi non c’è videosorveglianza».
Tornano i vandalismi a Chiavenna e questa volta probabilmente gli autori dei disastri avvenuti nella notte di lunedì rischiano di farla franca. Non ci sarebbero immagini utilizzabili tra quelle catturate dall’occhio elettronico del sistema di videosorveglianza del centro storico.
Questo il primo responso dell’analisi condotta dagli agenti del comando di polizia locale di Chiavenna e Uniti nelle ore immediatamente successive al fattaccio. Quello che si sa è che un gruppetto di ragazzini, 3 o 4 a quanto pare secondo chi è riuscito a vederli dalle finestre, ha deciso di fare scempio delle fioriere e dei vasi che abbelliscono via Dolzino e la prima parte di via Bossi. Se ne sono accorti in molti tra chi abita nelle case affacciate sullo stretto budello del centro storico, ma a quanto pare nessuno è stato in grado di fornire indicazioni utili a rintracciare i colpevoli. Una ragazzata, insomma, ma con danni per alcune centinaia di euro. Negli ultimi tempi si sta assistendo a una recrudescenza del fenomeno, dopo anni tutto sommato molto tranquilli.
Piccoli danneggiamenti notturni che si ripetono con una certa costanza e di cui spesso ci si accorge nei giorni seguenti. L’episodio recente ha visto nella rottura di un vaso, abbastanza costoso, in via Paolo Bossi il momento più grave. Poi piante rovesciate e sradicate da piazza Pestalozzi a piazza Bertacchi. «Per quanto riguarda via Paolo Bossi - spiega il comandante della polizia locale Maurizio Frenquelli - non abbiamo immagini. Quella è l’unica area scoperta da telecamere nella zona. Purtroppo non siamo mai riusciti a convincere i proprietari degli immobili dell’opportunità di concederci la possibilità di installare una telecamera».
Ci sono le telecamere su via Dolzino, ma in questo caso la distanza e l’oscurità non aiutano di certo. Le indagini, comunque, non sono chiuse. Si cerca ancora, nella speranza che qualche elemento utile a riconoscere questi giovani alla fine arrivi. Gli ultimi due casi di vandalismo grave in città risalgono alla tarda primavera dello scorso anno. In un caso furono rotte parecchie bottiglie di vetro, poi spari sul fondo del parco di San Fedele. Nel secondo caso due automobili lasciate nel parcheggio di via Principe Amedeo, retrostante la stazione ferroviaria, vennero seriamente danneggiate da due persone, una di Sondrio e una di Milano, poi rintracciate dalla Polizia locale e denunciate all’autorità giudiziaria.
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