Passo dello Spluga
Il pressing di Chiavenna
per l’apertura annuale

L’accordo quadro tra Provincia e Regione ha già due anni ma ancora manca lo studio di fattibilità. «La transitabilità per 365 giorni sarebbe una svolta»

Un augurio, ma anche un invito all’amministrazione provinciale a far presto. L’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale tra Provincia di Sondrio e Regione Lombardia, con relativo stanziamento di fondi, per arrivare ad uno studio di pre-fattibilità che metta a confronto le diverse soluzioni in grado di garantire l’apertura 365 giorni all’anno del Passo dello Spluga, ha quasi due anni e ancora gli elaborati non si vedono.

I fondi stanziati sono fermi

I 50 mila euro stanziati per la progettazione sono fermi e il sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta, allora presidente della Provincia, invita a non sprecare tempo. «L’obiettivo è avere un collegamento, che nella storia è stato una ricchezza per il nostro territorio, aperto 365 giorni all’anno. Per fare questo bisogna mettere in atto quanto concordato e arrivare a mettere a confronto le diverse opzioni». Sostanzialmente tre. Due che riguardano il passaggio sommitale del passo, utilizzando o meno la galleria di servizio esistente, e una concernente il, sicuramente più impegnativo dal punto di vista tecnico e economico, cosiddetto traforo della Mesolcina. Tra le tre opzioni Della Bitta non indica una sua preferenza: «Bisogna mettere a confronto i pro e i contro di queste diverse idee – spiega Della Bitta – e con il risultato aprire un’interlocuzione con le autorità svizzere». La chiave per arrivare ad una accelerazione sarebbero le Olimpiadi invernali del 2026. Giochi che non vedono direttamente coinvolto il comprensorio della Valchiavenna, ma che indubbiamente di uno sbocco verso nord avrebbero bisogno: «Faccio mie le parole di Sergio Schena, sondriese entrato nel consiglio del comitato organizzatore dei giochi olimpici – spiega Della Bitta - . Bisogna estendere l’effetto traino delle Olimpiadi invernali a tutto il territorio».

I commercianti in attesa

Gli effetti di una transitabilità del passo, che attualmente viene chiuso con le prime consistenti nevicate e riaperto in occasione del ponte del 1 maggio, sarebbero considerevoli, secondo Della Bitta. Il tema negli ultimi due anni, piuttosto complicati, è stato ripreso più volte anche dai vertici locali dell’Unione Commercio: «Confrontandosi con le realtà economiche del territorio, si pensi alla richiesta più volte lanciata dai nostri commercianti, è facile capire come l’apertura ci cambierebbe la vita – conclude il sindaco di Chiavenna - . Sarebbe una svolta per i cittadini e per le imprese, per l’economia, per il lago di Como, per gli impianti di risalita, per il turismo».

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