Cronaca / Valchiavenna
Sabato 27 Luglio 2019
Olimpiadi sordi, lavori al palaghiaccio
Tifosi preoccupati, Chiavenna rassicura
Gli interventi decisi per migliorare la struttura non sono ancora stati effettuati
Il vice sindaco: «Per il 12 dicembre, data di inizio dei Giochi, l’edificio sarà sistemato»
La preoccupazione dei tifosi. Non sono ancora partiti i lavori necessari allo stadio del ghiaccio di Chiavenna per ospitare le Olimpiadi invernali per sordi che si terranno in provincia di Sondrio, e per la Valchiavenna a Chiavenna e Madesimo, a partire dal 12 dicembre. E ora i tifosi dell’Hockey Club Chiavenna temono che gli stessi possano interferire con l’attività dell’amatissima squadra verde-azzurra, impegnata nella preparazione e, quindi, in seguito nel campionato nazionale di 1a Divisione dell’IHC. Difficilmente, a questo punto, le operazioni partiranno prima di settembre: «Il 12 dicembre non è molto lontano – scrivono i tifosi sulla pagina ufficiale della tifoseria - . Data dell’inaugurazione delle Olimpiadi dei sordi a Chiavenna. Nel palazzo dove si dovranno svolgere le partite non sono ancora iniziati i lavori di adeguamento. La cosa preoccupa assai. Non è che per caso il campionato di Hockey venga infilato a Madesimo per il suo inizio e che qualcuno colga l’occasione per rendere ciò una regola?». A rassicurare arrivano le parole del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici del Comune di Chiavenna Davide Trussoni: «I lavori necessari per adeguare l’impianto alle esigenze delle gare legate alle Olimpiadi devono ancora partire, ma i tempi sono più che sufficienti. La calendarizzazione sarà decisa dal Centro Sportivo in accordo con l’amministrazione comunale. Per le opere necessarie non mi pare che ci sia possibilità che le stesse interferiscano con le attività sul ghiaccio. Per quanto riguarda il calendario delle attività dell’Hockey Club Chiavenna, invece, i rapporti sono regolati dagli accordi tra società e gestione del Centro Sportivo e, quindi, si tratta di decisioni che riguardano questi due soggetti. Invito a parlarsi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA