Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 30 Settembre 2024
Nuovo allarme a Prata Camportaccio
per tentativi di furto o truffe
Dopo il timore scattato durante l’estate per la presenza di un’automobile sospetta con a bordo un uomo intento a scattare fotografie degli ingressi delle abitazioni, questa volta la segnalazione arriva da alcuni abitanti che si sono trovati alcune donne direttamente in casa, senza una spiegazione logica apparente
Nuovo allarme a San Cassiano di Prata Camportaccio, dopo quello scattato durante l’estate per la presenza di un’automobile sospetta con a bordo un uomo intento a scattare fotografie degli ingressi delle abitazioni. Questa volta la segnalazione arriva da alcuni abitanti che si sono trovati alcune donne direttamente in casa. Senza una spiegazione logica apparente. A raccontare tutto è Gabriele Dolzadelli, residente nella zona e noto in valle per essere autore di una lunga serie di fortunati romanzi: «Ci sono due donne che con la scusa di cercare libri per le scuole medie tentano di entrare nelle case, sperando probabilmente di trovarle aperte e senza nessuno dentro». I fatti risalgono a domenica e la segnalazione non è isolata, perché l’episodio si è ripetuto in alcune case della zona: «Ero nell’appartamento dei miei genitori, al terzo piano di una casa familiare. I miei erano usciti da 10 minuti e io ero ancora in casa loro. Mi sono ritrovato la porta aperta e una persona sconosciuta che faceva capolino osservando l’interno. Quando ha visto che dentro c’ero io, questa donna tra i 40 e i 50 anni con capelli neri, occhiali e con un accento del sud, si è ritratta. Le ho chiesto chi fosse e come fosse entrata. Sosteneva di aver trovato il cancello aperto e che cercava nella zona chi avesse libri per le scuole medie. Per quanto sul momento le abbia dato credito, le ho mostrato il mio disappunto, dato che nonostante la presenza dei citofoni è entrata dal cancello in una proprietà privata, ha aperto il portone, è salita al terzo piano e mi ha aperto la porta di casa. Mi sono comunque trattenuto non capendo sul momento se l’avesse mandata su qualche parente di sotto o qualche vicino. Ma mentre l’accompagnavo al cancello mi sono reso conto che la sua versione era troppo ambigua. Sosteneva che un mio vicino di casa le avesse fatto il mio nome. Al cancello l’attendeva un’altra donna, un po’ più giovane e con un borsone a tracolla. Mentre si allontanavano ho chiamato il vicino in questione che mi ha detto di non essere in casa e di non aver mai visto le due donne».
Ce n’era abbastanza, insomma, per vederci più chiaro: «Mangiata la foglia ho chiamato i Carabinieri, che sono passati dopo circa 20 minuti a ispezionare la via ma non hanno trovato nessuno. Parlando con i vicini ho saputo che a uno di loro è successo un paio di giorni prima. Hanno suonato al citofono, lui non ha risposto ma era in casa e dopo poco se le è ritrovate dentro la proprietà sui gradini del portone». La zona, caratterizzata da abitazioni e villette isolate, si presta da sempre a episodi di questo tipo. Presto arriverà anche il cambio di orario che anticiperà il buio al tardo pomeriggio. Da sempre il momento più “caldo” sul fronte delle effrazioni nelle abitazioni private.
© RIPRODUZIONE RISERVATA