Cronaca / Valchiavenna
Venerdì 13 Dicembre 2024
Novate Mezzola: vendono biglietti di una lotteria che non c’è
L’ultima frontiera del tentativo di truffa. Forse un po’ “fatta in casa” da parte di qualche ragazzino che vuole arrotondare indebitamente la paghetta, ma non è escluso che dietro al gruppetto che da alcuni giorni si aggira per il fondovalle di Chiavenna cercando di vendere biglietti di lotterie palesemente inesistenti non si celi, invece, una vera e propria banda. Armati di blocchetti i giovani tentano di rifilare i tagliandi al malcapitato di turno. E non è escluso che qualche malcapitato abbia abboccato all’amo mettendo mano al portafoglio. Il costo è di 10 euro e la destinazione sarebbe una lotteria di beneficenza a Novate Mezzola. Si punta soprattutto alla popolazione anziana e al desiderio di contribuire a una buona causa in un periodo come quello natalizio che dispone maggiormente le persone a fare del bene. Bisogna prestare attenzione, ma generalmente riconoscere un biglietto vero da uno dietro il quale non c’è nessuna iniziativa non è difficile. Soprattutto in questo caso, visto che i venditori non si sono certo impegnati molto nella contraffazione. Si tratta di blocchetti generici, lasciati in bianco. Niente dicitura dell’associazione organizzatrice, niente elenco dei premi, niente data dell’estrazione. Secondo le testimonianze raccolte in questi giorni i ragazzini non sarebbero della zona. Decisamente più insidiosa l’ennesimo tentativo di truffa telefonica registrato in questi giorni. Sempre nel fondovalle. Ancora una volta viene messa in mezzo l’arma dei Carabinieri, che ovviamente non c’entra niente. I malviventi si presentano come agenti e chiedono conferma del nome della famiglia che stanno contattando. Come per rafforzare l’ufficialità della chiamata. A quel punto chiedono di parlare con il titolare del numero. Si punta, insomma, a persone anziane. Cosa succede dopo non è dato sapere, per il momento, ma è facilmente immaginabile. Chi ha segnalato il tentativo di truffa si è qualificato come figlio e, a quel punto, i sedicenti Carabinieri hanno riattaccato il telefono interrompendo la chiamata. Nell’ultimo anno in valle, ma ovviamente non solo in valle, c’è stata una recrudescenza del fenomeno dei tentativi di truffa, non solo telefonica, tanto che numerose associazioni che si occupano di anziani e centri diurni hanno organizzato momenti informativi per aiutare chi ha qualche anno in più sulle spalle a evitare brutti episodi che solitamente portano ad ammanchi economici tutto sommato contenuti ma anche stati di profonda prostrazione.
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